[Ninux-Calabria] Internet comunitario, qualche dubbio

Giuseppe De Marco demarcog83 a gmail.com
Sab 23 Gen 2016 18:41:27 UTC


Il 23 gennaio 2016 19:30, Lipos <algieriluca a gmail.com> ha scritto:

> A questo punto l’idea sarebbe quella che, quando si divide equamente
> spese e banda di connettività, sia giusto mettere a disposizione, dei
> nodi partecipanti, un certo numero di porte, rese tra quelle non
> registered, assegnate e forwardate verso il nodo a cui sono assegnate,
> in modo che possa così attivare eventuali servizi che necessitano
> accesso dall’esterno.

La domanda è:
Posso aprire una,due,10 porte sul TUO router, premettendo che
condivido i costi della NOSTRA utenza ?

Il problema è:
indivisibilità della porta, ovvero problemi specifici vogliono porte
specifiche. le necessità possono collidere.

La risposta è:
Se vuoi entrare da fuori in ninux io ti apro UNA porta, quella della VPN.
Entri da lì e una volta dentro hai routing ovunque.

Conclusione:
Abbiamo ancora voglia di aprire porte e fare catene di DNAT sulla
dorsale ? OpenVPN.

> A Cosenza tutta l’isola usa il routing a terra e pertanto sul nodo che
> fornisce l’uscita verso internet, bisognerà impostare il server vpn in
> modo che assegnino ip statici ai client, poichè il port-forwarding dovrà
> essere rediretto sulle vpn opportune.
> Fermo restando che in ogni caso, come per ogni altra cosa in Ninux, il
> concordare va fatto tra i nodi interessati, voi come affrontereste la
> questione?

in /tmp/ipp hai il lease delle utenze, se cambi il path e lo metti su
una pendrive risolvi il problema degli ip statici, oppure fai uno
script al boot che ti ripristina l'ultimo ipp da un mirror da te
creato.

La VPN è sicura perchè tutele anche la sicurezza, peraltro bassissima,
del DVR del tuo amico.


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