[ham-ninux] subnet radioamatoriale ninux-roma

Vito Milio vmilio at gmail.com
Fri Mar 11 14:04:15 UTC 2016


Ciao a tutta la lista,

Scusatemi sono stato assente perché non ero ancora iscritto alla lista e
non ho visto i messaggi li ho recuperati dall'archivio e spero di quotare
bene :-)

>
>Il giorno 4 marzo 2016 16:32, Valentino Carcione <iu0bta at gmail.com> ha
scritto:
>Ciao,
>in linea di principio concordo con Fabio ma, come dicevo ieri, sarei piu'
>propenso ad usare la soluzione 2b piu' onerosa in termini di gestione ma
>piu' vicina a quelle che sono le, chiamiamole, AUP radioamatoriali. Questo
>perche' il mondo radioamatoriale e' molto molto variegato e forse, un
>approccio piu' conservativo puo' avere una audience piu' elevata.

Il mio pensiero è leggermente diverso e propongo una soluzione alternativa,
anziche' negare a priori lasciare la possibilità di autoregolarsi. Ciò vuol
dire lasciare massima libertà fino a quando si rispettano le regole che
sono descritte nel manifesto della hampr.org.
Se blocchiamo non diamo la possibilità di sperimentare a qualsiasi ora e se
non prima aver chiesto di aprirgli le porte.
Ciò non toglie che occorre un controllo a posteriori sul rispetto delle
regole ma anche su questo dobbiamo capire cosa significhi. Esempio:
decidiamo di controllare sempre e comunque oppure solo su segnalazione di
casi di abuso? (quest'ultima mi preoccupa visto che il riferimento delle
network sono io e Pierluigi ma facciamo appello al buon senso di tutti).
>
>Aggiungo un punto che ieri sera ho dimenticato, non tutti i canali possono
>essere usati per questo scopo perche' non tutti rientrano nelle frequenze
>concesse agli OM. La lista dovrebbe essere:
>
>Canali da 1 a 8 per la banda 2.4
>Canali 132, 153, e forse un altro canale piu' in alto sui 5.8.
>
>La butto li... forse richiede un thread separato, a tendere vedrei bene
>anche la possibilita' di attivare qualche nodo dedicato con nominativo per
>stazione automatica che faccia "peering"... forse mi sto allargando
>troppo??? :D
> '73

Si anche io propongo un thread specifico dove potremmo parlare di come
pianificare questa cosa.
Nella comunità non tutti sono radioamatori e sono comunque in aiuto a
coloro i quali non possono raggiungere i gw in portata ottica.

>
>Il giorno 4 marzo 2016 15:21, Fabio Capriati <fabio.capriati at gmail.com>
ha scritto:
>>
>> Dico la mia:
>>
>> 1) la VPN è l'unico metodo al momento visto che il policy routing
presente
>> su molti nodi bloccherebbe il traffico.
>> 2) Le due opzioni porebbero essere implementate entrambe.
>>
>> Chi è il manteiner ufficiale della barra? Vito o Perluigi?

I riferimenti comunicati a Brian Kantor, presidente della "Amateur Radio
Digital Communications Inc." sono questi:

Organization name:   ham.ninux.org
Admin Representative name:    Vito Milio
Admin Representative callsign:  IW0GAC
Tech Representative name:     Pierluigi
Tech Representative callsign:  IK0XFA

Tecnicamente ottenuto il proprio IP il radioamatore può tirare su tutti i
servizi che occorrono a lui per le sue sperimentazioni.
In passato quando gestivo il gateway su roma avevo configurato come il
dominio di terzo livello "iw0gac.ampr.org" e qui inserito tutti i miei
servizi (es:gw.iw0gac.ampr.org) era il gateway sul quale poi erano stati
generati gli accout dei partecipanti.
Le attività erano le più semplici dell'epoca es: la posta elettronica che
poteva essere consultata o scaricata tramite collegamenti via radio a 1.2k
o 9.6k.

Sui propri server il radioamatore può pubblicare qualsiasi progetto HW,
progetti SW, log dei collegamenti, immagini delle collezioni delle proprie
QSL... ed ogni cosa riconducibile alla sua attività di radioamatore.
Anche in questo caso non credo sia opportuno vigilare se il contenuto delle
informazioni sia strettamente inerente all'attività radioamatoriale.
Aggiungo anche durante i collegamenti radio a voce si dovrebbe parlare
strettamente di tecnica ma sappiamo molti che ad oggi non sempre viene
rispettata questa cosa.

Invece personalmente vedo molto utile ed attinente utilizzare gli Hotspot
locali per gestire le comunicazioni voci con i modi digitali utilizzando
con semplici Raspberry, questo sarebbe un ottimo esempio d'utilizzo degli
IP radioamatoriali per comunicazioni in quanto in questi protocolli sono
già previste le regole di comunicazione in chiaro di nominativi.

>>
>> Il giorno 4 marzo 2016 09:46, Claudio Pisa <clauz at ninux.org> ha
scritto:
>>
>>>
>>> Ora ci sarebbero due questioni:
>>> 1) come distribuire gli indirizzi IP dentro ninux, e
>>> 2) che policy adottare per l'utilizzo degli indirizzi IP.
>>>

Come direi scrivere una o più pagine sul wiki e tirare su un semplice
portale dove gestire queste richieste avevo già iniziato a lavorarci...

La policy è semplice se l'IP è disponibile per ogni radioamatore sino ad
esaurimento e previo accordo che abbia letto le regole su "ampr.org" e
registrazione/associazione sul DNS del nominativo del radioamatore su
quello specifico IP per consentire l'identificazione in rete.
In passato per le BBS si chiedeva anche la copia della licenza come
dimostrazione di essere radioamatore io farei una riflessione anche su
questo per capire se serve veramente.

>>>
' 73 de Vito iw0gac.
-------------- next part --------------
An HTML attachment was scrubbed...
URL: <http://ml.ninux.org/pipermail/ham/attachments/20160311/bfedd8cc/attachment.htm>


More information about the ham mailing list