[Ninux-Lombardia] Last attempt: Nuovi nodi in zona Ortica Milano

Nk nk a os.vu
Mar 9 Maggio 2017 10:54:33 UTC


Ciao Elena!

La nostra visione di internet si basa sul fatto che ogni device del pianeta dovrebbe essere in grado di mesh-are direttamente l’uno con l’altro, esattamente come noi umani possiamo parlarci direttamente gli uni con gli altri e trasmettere informazioni a distanza per conto di altri facendo da relay.

La natura stessa dell’esistenza della rete che stiamo costruendo è l’elevazione a livello infrastrutturale di questa visione, visto che i nostri device non son ancora in grado di interagire direttamente gli uni con gli altri [per ora]. L’idea è appunto quella di costruire un’infrastruttura davvero nostra dove ogni nodo possa fare mesh con tutti gli altri, dove le reti wifi in modalità AP tradizionali che ogni nodo crea siano solo un ponte last-mile per offrire la connettività alla rete mesh ai nostri device che non sono ancora in grado di parlare la tale lingua, per realizzare il sogno di un futuro con internet nella sua vera essenza di collegamento fra ogni dispositivo con tutti gli altri.

L’effetto di questa direzione oltretutto rende evidente che internet tradizionale da ISP debba diventare un’eccezione, e non la regola, dove gli exit node su internet siano solo un tramite fra il mondo mesh e tutto il resto la fuori che ancora non è dentro il “nuovo” internet [che a questo punto si potrebbe immaginare come una global intranet secondo la nostra idea].

Dunque vogliamo far passare l’idea che il mesh sia la forma più naturale e cristallina di internet, la forma che da sempre sarebbe dovuta esistere, che tutti dovrebbero adottare, e che non sia solo un’evasione dalla realtà ad opera di qualche gruppo di appassionati o un artificio tecnico per aumentare la banda dei nostri router casalinghi [come ormai stanno facendo tutti, vedi google wifi, ubiquiti, etc…] o per non pagare molteplici bollette di fornitura internet in un vicinato.

Sono assolutamente d’accordo fra la distinzione necessaria fra ambito dev e production, ma appunto per questo vogliamo tenere isolati i primi e realizzare nodi e link già fatti e finiti fuori sul campo.

Detto questo, ovviamente, credo fermamente che le nostre strade abbiano davvero tanto in comune e che dovremmo assolutamente lavorare insieme, e sono felice di vedere tante risposte dopo tanto tempo che ambivo ad una tale collaborazione. Del resto, sono davvero l’ultimo arrivato in tutto questo ;]

A livello software allora avrò qualche domanda per te nel corso del tempo. Devo ancora capire bene come funziona la vostra topologia [compresa l’ULA IPv6] a cui accennavi in passato. Appena ho tempo di studiarmi un attimo le wiki ti scrivo.

Grazie ancora di tutto!

Nk

On May 8, 2017, 5:55 PM +0200, Elena ``of Valhalla'' <valhalla-l a trueelena.org>, wrote:
> On 2017-05-07 at 20:15:51 +0200, Nk wrote:
> > [snipponi vari]
> > Questa è la nostra piccola storia. Come detto l’altra volta, i nostri
> > obiettivi sono internet-first, nel senso che vogliamo portare si una
> > rete mesh state-of-the-art ovunque andiamo, ma vogliamo anche rendere
> > sempre vicini ad ogni client ed altamente efficienti gli exit node su
> > internet, per portarlo ovunque in modo libero e aperto, e far passare
> > l’idea che spingersi verso il futuro delle reti non vuol dire
> > rinunciare a tutto quello che ancora è al di fuori della topologia
> > mesh e fuori nel resto di “internet” nel senso tradizionale del
> > termine.
>
> più che altro, rimango abbastanza perplessa sull'utilità della fornitura
> ad internet tramite rete mesh in una zona come milano che è:
>
> * ad alta densità di popolazione
> * probabilmente la meglio coperta dalle offerte di connettività
> tradizionali
>
> d'altro canto, di sicuro conoscete meglio voi di me il quartiere dove
> state lavorando, e magari è un'eccezione in cui è meglio usare topologie
> mesh piuttosto che tradizionali.
>
> Riguardo all'internet first, consiglio di tenere distinte (anche se
> eventualmente collegate) reti con cui si fornisce un servizio di
> connettività da reti su cui si fa sperimentazione e autodidattica.
>
> Da un lato, per chi fa sperimentazione (a tutti i livelli) è importante
> sapere di poter rompere tutto senza causare danno a nessuno; dall'altro
> chi ha aderito ad un servizio (magari anche a pagamento, o l'accesso ad
> internet si intende finanziare in altro modo?) ha diritto a riceverlo.
>
> Questo è fondamentalmente il punto su cui credo sia necessario fare
> attenzione nell'unione del vostro progetto con la rete ninux che — da
> queste parti — è abbastanza indirizzata alla seconda opzione.
>
> Per dire, se qualcuno avesse dovuto basarsi sul link del mio nodo per le
> sue esigenze di connettività si sarebbe trovato disconnesso un giorno sì
> ed un giorno anche e tempo 2 giorni mi avrebbe mandata a quel paese e si
> sarebbe fatto attaccare alla fibra che passa giusto giusto qui sotto;
> per fare sperimentazione a volte è stato un ostacolo, ma nessuno ci ha
> perso il sonno.
>
> > Fondamentalmente sto facendo tutta la ricerca da solo, e non sono
> > affatto esperto di cablaggi, antenne in senso stretto, e lavori sul
> > campo.
>
> da questi punti di vista, invece, io mi chiamo fuori: da brava
> softwarista obesa i miei contributi fin'ora son sempre stati fatti sul
> routing a terra, con enfasi sul "piedi sul suolo", lasciando i tetti ad
> altri.
>
> D'altro canto, di sicuro sia su questa mailing list che su quella
> nazionale ci sono un bel po' di persone esperte che possono o dare
> consigli o — se in zona — anche una mano.
>
> --
> Elena ``of Valhalla''
> _______________________________________________
> Lombardia mailing list
> Lombardia a ml.ninux.org
> http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/lombardia
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