[ninux-not-wireless] PC Low Cost (da 25 dollari) grande come una carta di credito

Michele Favara Pedarsi mfp at meganetwork.org
Sun Jan 8 17:25:15 CET 2012


Il 08 gennaio 2012 23:03, LuX <lux at ninux.org> ha scritto:
> La sfida del Raspberry Pi. "Riaccenderà la passione nei giovani".
> Dopo il mirtillo e la mela, ora arriva il lampone.
> Un simbolo dedicato ai ragazzi, addirittura ai bambini
>
> Articolo di Riccardo Luna su:
> http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/01/08/news/ecco_il_pc_low_cost_da_25_dollari_grande_come_una_carta_di_credito-27751511/
>
> La seconda metà dell'articolo è.. eccitante:
>
> « "Vorremmo che ai giovani tornasse l'entusiasmo, che avevamo noi negli anni '80, sulle infinite possibilità di creare cose

L'intenzione e' nobile ma l'articolo di Wired e' pessimo... come al
solito. Indica problemi inesistenti e superficiali ignorando
completamente quelli reali; sintomo che chi scrive non ha vissuto
l'informatica.

A me la voglia di smanettare e' venuta proprio grazie ai videogiochi:
l'idea di poterne creare (BASIC), la possibilita' di giocarli (anche)
leggendone il codice piuttosto che (solo) muoversi in-game (C/C++). La
necessita' di ottimizzare latenze e troughput a me e per tutto il team
(QoS). Tanto per fare degli esempi.

Ho smesso di videogiocare un po' perche' ovviamente crescendo non si
ha piu' a disposizione il tempo necessario a fare power play a paro
dei ragazzini che hanno invece a disposizione piu' tempo e (in
proporzione) denaro da dedicare al gioco.
Ma anche e soprattutto perche' i nuovi giochi non sono piu' attraenti
dal punto di vista tecnico: la possibilita' di scriptare client-side
il gioco e' interpretata come un tentativo di barare piuttosto che una
skill in piu' di alcuni giocatori; e' possibile inoltre acquistare
bonus e ridurre malus usando denaro reale, possibilita' cioe' di
falsare completamente qualunque elemento competitivo che muove verso
l'incremento delle capacita' personali e l'affiatamento del gruppo al
fine di superare gli avversari.

Nulla di diverso da cio' che e' accaduto al calcio, l'arte e tante
altre cose. Per esasperare il business sono state eliminate le
possibilità di virtuosismi e introdotti meccanismi finanziari che
falsano il gioco.
Fondamentalmente i videogiochi sono diventati una chat a pagamento
dove chi spinge piu' velocemente il solo pulsante a disposizione vince
una riduzione degli addebiti sulla propria carta di credito.

Da qui dunque la necessita' di fare preservativi al lampone (sperando
che questi invitino le giovani coppie a godersi il sesso piu' di
quanto si possa fare con le sveltine procreative)... ehm... computer a
forma di carta di credito col logo del lampone sperando che questo
inviti i giovani a passarci piu' tempo davanti. Non spiegano pero'
perche' dovrebbero spendere questo tempo in piu' a programmare il
computer piuttosto che ad estendere le loro sessioni di gioco...

ciao

mfp



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