<html><head></head><body bgcolor="#FFFFFF"><div></div><div><div class="original-url"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Palatino, Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 38px; font-weight: bold; line-height: 53px; -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); -webkit-composition-fill-color: rgba(175, 192, 227, 0.230469); -webkit-composition-frame-color: rgba(77, 128, 180, 0.230469); ">Scarichi materiale pirata? </span></div><div class="original-url"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Palatino, Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 38px; font-weight: bold; line-height: 53px; -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); -webkit-composition-fill-color: rgba(175, 192, 227, 0.230469); -webkit-composition-frame-color: rgba(77, 128, 180, 0.230469); ">L'AGCOM ti taglia la connessione</span><br></div><div id="article" style="-webkit-hyphens: auto; -webkit-locale: it; "><div class="page" style="font-family: Palatino, Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 19px; line-height: 1.4; "><div class="float left" style="width: auto; "><a href="http://it.fotolia.com/partner/200460633" target="_blank" style="font-weight: bold; "><img src="http://www.zeusnews.it/img/4/6/1/7/1/0/017164-470-XL_agcom_copyright_connessione_bozza.jpg" alt="agcom copyright connessione bozza" style="float: none; "></a><div style="font-style: italic; width: 470px; ">Foto di <a href="http://it.fotolia.com/partner/200460633" target="_blank" style="font-weight: bold; ">Yong Hian Lim</a></div></div><p>Mentre i deputati europei pretendono di <a href="zn/17157" target="_blank" title="I deputati europei dicono no allo scippo dell'ACTA" style="font-weight: bold; ">riavere il controllo sulle norme</a> che regolano il diritto d'autore nell'Unione (con particolare riferimento all'ACTA), in Italia la marcia dell'AGCOM verso i pieni poteri in materia di copyright sembra procedere senza soste.
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Dopo le discussioni innescata dal <a href="zn/17068" target="_blank" title="L'AGCOM vuole diventare lo sceriffo del web" style="font-weight: bold; ">parere esposto dal professor Onida</a> e le <a href="zn/17105" target="_blank" title="Copyright, AGCOM chiede l'intervento del Governo" style="font-weight: bold; ">dichiarazioni d'intenti</a> di <a href="util/extlink/cerca.php?q=Corrado Calabrò" target="_blank" title="Cerca Corrado Calabrò">Corrado Calabrò</a> davanti al Senato, a quanto pare la svolta è vicina.
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Sul sito de La Stampa è infatti apparso <a href="/link/14734" target="_blank" title="http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=2&ID_articolo=1326&ID_sezione=734" style="font-weight: bold; ">un documento</a> che parrebbe contenere - ancora non vi è stata conferma ufficiale - le norme con le quali il Governo assegna all'AGCOM piena libertà d'azione per la repressione delle violazioni al copyright perpetrate in Rete.
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Stando a quanto si legge, tutte le peggiori paure che aleggiavano quando si parlava della famigerata <a href="15249" style="font-weight: bold; ">delibera AGCOM</a> in materia si concretizzeranno, forse anche in maniera peggiore del previsto.
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Non solo il potere di decidere le misure da prendere circa il delicato rapporto tra legittima tutela del diritto d'autore e libertà di accesso a Internet viene assegnato a un'Autorità, scavalcando il parlamento, ma alla stessa Autorità vengono anche conferiti i poteri di attuazione di dette norme e di repressione delle violazioni.
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Il testo parla precisamente di <i>«disabilitazione dell'accesso al servizio»</i> quale misura primaria, cui fa seguito <i>«solo se possibile»</i> la disabilitazione dell'accesso <i>«ai contenuti resi accessibili in violazione della legge»</i>.
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In sostanza, l'AGCOM potrà ordinare in autonomia - senza l'intervento di un giudice - la disconnessione da Internet di chi viene scoperto in violazione <i>«nei casi di particolare gravità o di reiterazione delle condotte illecite»</i>: una formulazione che ricorda molto quanto avviene in Francia con l'<a href="util/extlink/cerca.php?q=HADOPI" target="_blank" title="Cerca HADOPI">HADOPI</a>, sebbene nel nostro caso non si faccia riferimento al numero di reiterazioni necessarie perché scatti il provvedimento.
</p><p></p><div class="float left" style="width: 450px; ">
<center><span class="Apple-style-span" style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); -webkit-composition-fill-color: rgba(175, 192, 227, 0.230469); -webkit-composition-frame-color: rgba(77, 128, 180, 0.230469); ">È interessante e preoccupante notare come la disconnessione sia la prima azione prevista, mentre solo in seconda battuta si parli di blocco dei contenuti in violazione (tramite l'oscuramento dei siti pirata, per esempio): tutto ciò nonostante l'ONU abbia definito Internet <a href="zn/14999" target="_blank" title="L'ONU: Internet è un diritto inviolabile" style="font-weight: bold; ">un diritto inviolabile</a>, affermando che la negazione dell'accesso <i>«è una misura sproporzionata qualunque ne sia il motivo, compresa la tutela del copyright»</i>.</span><br></center></div><p>
Che qualcosa non quadri si evince poi da diversi particolari, come il fatto che un testo che si presenta meramente come <i>«disposizioni interpretative»</i> arrivi ad abrogare una parte della legislazione, in particolare due commi del <a href="util/extlink/cerca.php?q=decreto legge 22 marzo 2004, n. 72" target="_blank" title="Cerca decreto legge 22 marzo 2004, n. 72">decreto legge 22 marzo 2004, n. 72</a> (convertito nella <a href="util/extlink/cerca.php?q=legge 21 maggio 2004, n.128" target="_blank" title="Cerca legge 21 maggio 2004, n.128">legge 21 maggio 2004, n.128</a>), ossia quelli relativi all'intervento dell'autorità giudiziaria per quanto riguarda la segnalazione da parte dei provider di chi sia in violazione della legge e l'oscuramento dei contenuti pirata.
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Il testo pubblicato da La Stampa, come dicevamo, non è stato riconosciuto come ufficiale; ci sarebbe da sperare che si tratti soltanto di uno scherzo, ma visti i precedenti non sono molte le possibilità in questo senso.
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