<html><head><meta http-equiv="content-type" content="text/html; charset=utf-8"></head><body dir="auto"><div><div class="original-url"><span style="font-family: Palatino, Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 19px; line-height: 1.4; ">FBI, missione hacker</span></div><div id="article" style="-webkit-hyphens: auto; -webkit-locale: it; "><div class="page" style="font-family: Palatino, Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 19px; line-height: 1.4; ">
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<p style="font-style: italic; ">L'agenzia statunitense impiega strumenti di sorveglianza su computer e cellulari da anni. E non basta mai: ora i federali vogliono convincere gli ISP a installare un software di sorveglianza</p>
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<div>Anche se non sembra avere particolare rilevanza nell'ambito dello <a href="http://punto-informatico.it/3865206/PI/News/russia-concede-asilo-alla-talpa-prism.aspx" target="_blank">scandalo Datagate</a> rispetto al "protagonismo" della onnipresente NSA, anche l'FBI non manca di usare tattiche da hacker, cracker o addirittura malware-writer e cyber-criminali quando si tratta di spiare, ascoltare e penetrare all'interno dei sistemi informatici e dei gadget mobile dei sospettati.<br><br>Stando a <a rel="nofollow" href="http://online.wsj.com/article_email/SB10001424127887323997004578641993388259674-lMyQjAxMTAzMDAwMTEwNDEyWj.html" target="_blank">quanto sostiene</a> un ex-agente investigativo dell'agenzia, infatti, il bureau statunitense fa ricorso a mezzi ad alta sofisticazione tecnologica quando i metodi più tradizionali falliscono: l'FBI impiega spyware, backdoor e malware per infettare PC e smartphone, spiega la fonte anonima, ed è persino in grado di <a rel="nofollow" href="http://news.cnet.com/8301-1009_3-57596672-83/fbi-said-to-be-taking-a-hacker-approach-to-spying/" target="_blank">attivare da remoto i microfoni</a> dei gadget Android o dei PC senza che l'utente si accorga di nulla.<br><br>Le azioni di cyber-indagine messe in atto dall'FBI rappresentano una pratica in forze da anni, decenni, spiega l'ex-agente: in molti frangenti si tratta di software malevolo "fatto in casa", ma non mancano le occasioni in cui l'agenzia si sia rivolta a soggetti e prodotti terzi come nel caso del <a href="http://punto-informatico.it/3743238/PI/News/spyware-stato-spia-ovunque.aspx" target="_blank">famigerato tool di spionaggio</a> FinSpy/FinFisher prodotto dalla società tedesca Gamma Group International.</div><div><br>Lo svantaggio principale dell'approccio proattivo alle cyber-indagini, naturalmente, è che il controllo di un dispositivo da remoto necessita che tale dispositivo - sia esso un gadget mobile o un computer propriamente detto - <a rel="nofollow" href="http://www.theregister.co.uk/2013/08/02/fbi_staff_admit_hacking_android/" target="_blank">venga prima infettato</a> dal codice predisposto allo scopo. Usare vulnerabilità non ancora note al grande pubblico per raggiungere l'obiettivo ovviamente aiuta.<br><br>Ma come lo scandalo Datagate e le continue rivelazioni di Edward Snowden insegnano, quando si tratta di spionaggio e intercettazioni le agenzie USA a tre lettere non ne hanno mai abbastanza: una ulteriore fonte giornalistica <a rel="nofollow" href="http://news.cnet.com/8301-13578_3-57596791-38/fbi-pressures-internet-providers-to-install-surveillance-software/" target="_blank">consultata da CNET</a> svela un software "port reader" sviluppato dalla FBI, un componente in grado di tenere sotto controllo i network di comunicazione della cui installazione il bureau vorrebbe <em>convincere</em> i provider Internet a stelle e strisce.<br><br><em>Alfonso Maruccia </em><!--finn--></div>
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</div></div></div><div>Fonte: <a href="http://punto-informatico.it/3866500/PI/News/fbi-missione-hacker.aspx" style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); -webkit-composition-fill-color: rgba(175, 192, 227, 0.230469); -webkit-composition-frame-color: rgba(77, 128, 180, 0.230469); ">http://punto-informatico.it/3866500/PI/News/fbi-missione-hacker.aspx</a><br><br>--<div>LuX</div></div></body></html>