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<div class="page" style=""><h1 class="title">NSA chiese a Torvalds di mettere backdoor su Linux</h1><div class="auxiliary" style="width: auto;"><img src="http://www.zeusnews.it/img/4/3/1/0/2/0/020134-470-nils_torvalds.jpg" alt="nils torvalds"></div><p>Probabilmente fino a oggi non tutti sapevano che <a href="/link/22047" target="_blank" title="http://nilstorvalds.fi/" style="font-weight: bold;">Nils Torvalds</a>, il padre di Linus Torvalds, è un eurodeputato.
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Durante un'udienza al Parlamento Europeo sul tema della sorveglianza di massa, Nils Torvalds ha rivelato che <a href="zn/20092" target="_blank" title="Come l'NSA ha tradito la fiducia del mondo" style="font-weight: bold;">la NSA</a> ha avvicinato il figlio chiedendogli di inserire una backdoor nel sistema operativo Linux, di cui Linus è l'ideatore e il principale responsabile per lo sviluppo del kernel.
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<i>«Quando al mio figlio maggiore è stata posta la stessa domanda - "È stato avvicinato dalla NSA per inserire delle backdoor?" - lui ha risposto "No" ma allo stesso tempo ha annuito»</i> ha spiegato l'onorevole Torvalds. <i>«Ha dato la risposta giusta, ma tutti hanno capito che la NSA lo aveva avvicinato»</i>.
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C'è quindi una backdoor in Linux? Linus Torvalds ha ammesso di essere stato contattato, ma non ha detto se poi ha davvero fatto quanto richiestogli.
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<a href="/link/22048" target="_blank" title="http://it.wikipedia.org/wiki/Christian_Engstr%C3%B6m" style="font-weight: bold;">Christian Engström</a>, parlamentare europeo per il <a href="/link/22049" target="_blank" title="http://it.wikipedia.org/wiki/Partito_Pirata_(Svezia)" style="font-weight: bold;">Partito Pirata Svedese</a>, ha spiegato alla commissione dell'europarlamento che, essendo Linux open source, è difficile che una backdoor possa essere inserita senza che nessuno se ne accorga.
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Il codice sorgente dei sistemi operativi proprietari è segreto, e dunque non si può sapere se una backdoor sia presente. Nel caso di Linux, invece, il codice è a disposizione di tutti.
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A questo scenario rassicurante si possono tuttavia muovere due obiezioni.
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La prima è che le linee di codice del kernel sono così tante che una backdoor potrebbe venire inserita "in segreto" e potrebbe sfuggire a lungo all'individuazione.
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È il caso di <a href="util/extlink/cerca.php?q=TrueCrypt" target="_blank" title="TrueCrypt">TrueCrypt</a>, il cui codice sta venendo esaminato proprio perché si sospetta che sia stata inserita una backdoor.
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La seconda obiezione prende in considerazione le varie distribuzioni Linux. Se anche Linus Torvalds si fosse rifiutato di acconsentire alle richieste della NSA, non è escluso che l'Agenzia si sia rivolta agli sviluppatori delle varie distribuzioni, che potrebbero avere invece deciso di fare come richiesto.
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Una certezza matematica, quindi, non c'è; ma è sicuro che ora gli hacker che contribuiscono a Linux stanno guardando con molta più attenzione il codice su cui lavorano. Se una backdoor c'è, è probabile che non abbia vita lunga.</p></div></div></div><div>Fonte: <a href="http://www.zeusnews.it/n.php?c=20134">http://www.zeusnews.it/n.php?c=20134</a><br><br>--<div>LuX</div><div><br></div></div></body></html>