<html><head></head><body style="word-wrap: break-word; -webkit-nbsp-mode: space; -webkit-line-break: after-white-space; "><div style="overflow: hidden; color: rgb(0, 0, 0); background-color: transparent; text-align: left; text-decoration: none; border: medium none;">In fuga dalle radiazioni elettromagnetiche, hanno trovato un paradiso privo di cellulari e Wi-Fi.</div><p class="testataArt"><img id="c9a79cf5-f8d2-492b-b58e-e86f46178d3b" height="468" width="470" apple-width="yes" apple-height="yes" src="cid:04591442-94B3-4322-98D8-D3F8C2844797"></p><div id="bodyArt"><div class="imgArtBox2"><div class="imgArtDesc" style="width: 470px;">Il radiotelescopio di Green Bank</div></div><p>C'è un'ampia zona della <a href="http://www.zeusnews.com/link/387" target="_blank">Virginia Occidentale</a> - si estende su <b>oltre 33.600 chilometri quadrati</b> - dove non si sentirà mai squillare un cellulare né un laptop potrà connettersi a un rete Wi-Fi.
</p><p>
Tale zona si chiama <a href="http://www.zeusnews.com/link/388" target="_blank">Green Bank</a> e ospita <b><a href="http://www.zeusnews.com/link/389" target="_blank">il più grande radiotelescopio</a> orientabile</b>
al mondo, il quale ha bisogno di assoluta tranquillità per poter
operare: pertanto, sono vietate le apparecchiature che emettono onde
radio.
</p><p>
Ultimamente <a href="http://www.zeusnews.com/link/390" target="_blank">Green Bank</a> sta conoscendo un aumento della propria popolarità e dei propri residenti: è diventata <b>una specie di paradiso</b> per coloro che ritengono le onde elettromagnetiche di cellulari e Wi-Fi causa di malesseri.
</p><div>Chiamata <i><a href="http://www.zeusnews.com/link/422" target="_blank">ipersensibilità elettromagnetica</a></i>, sarebbe una condizione per cui le onde, che normalmente non causano alcun disturbo, in certe persone hanno <b>effetti nocivi</b>, che vanno dai mal di testa acuti alle bruciature sulla pelle, da spasmi muscolari a dolori cronici.</div><p>
Nessuna ricerca pare sia ancora riuscita a dimostrare l'esistenza di
questa sindrome, ma ciò non impedisce a chi ritiene di esserne colpito
di <b>accusare sintomi</b> che spariscono allontanandosi dalle sorgenti di onde elettromagnetiche come cellulari, portatili o access point: <i>«Quando
sono esposta ai telefoni cellulari, il mio volto diventa rosso, ho mal
di testa, la vista cambia, pensare diventa doloroso»</i> spiega <a href="http://www.zeusnews.com/link/423" target="_blank">Diane Schou, fuggita a Green Bank</a> in cerca di una soluzione al proprio problema.
</p><p>
<i>«È terribile sentirsi prigionieri in questo modo»</i> - continua Diane. <i>«Si
diventa dei lebbrosi tecnologici perché non si può stare vicino alla
gente. Non siamo noi a essere contagiosi: è quello che hanno addosso che
è pericoloso per noi»</i>. Così, dalla <b><a href="http://www.zeusnews.com/link/424" target="_blank">gabbia di Faraday</a> casalinga</b> in cui era costretta a vivere quando stava nell'<a href="http://www.zeusnews.com/link/425" target="_blank">Iowa</a>, si è spostata nella <a href="http://www.zeusnews.com/link/426" target="_blank">Virginia Occidentale</a>, dove può stare all'aperto.
</p><p>
Green Bank, racchiusa da montagne che aiutano a tenere lontane le onde radio, sta diventando anche <b>una meta turistica</b>:
oltre ai "lebbrosi tecnologici" vi sono anche diverse persone che la
raggiungono per passarvi le ferie lontano da ogni legame col mondo. </p><div><p class="testataArt">[<i>ZEUS News</i> - <a href="http://www.zeusnews.com/">www.zeusnews.com</a> - 17-09-2011]</p><div id="bodyArt"></div></div></div></body></html>