<html><head></head><body style="word-wrap: break-word; -webkit-nbsp-mode: space; -webkit-line-break: after-white-space; "><div><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: separate; color: rgb(0, 0, 0); font-family: Helvetica; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px; -webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; font-size: medium; "><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: separate; color: rgb(0, 0, 0); font-family: Helvetica; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; 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-webkit-nbsp-mode: space; -webkit-line-break: after-white-space; ">BornAgain</div><div style="word-wrap: break-word; -webkit-nbsp-mode: space; -webkit-line-break: after-white-space; "><br><a href="mailto:stelitano.dario@gmail.com">stelitano.dario@gmail.com</a><br><br>Nodo su wireless comunitaria Ninux.org <br><div>http://map.ninux.org/select/reggiocalbornagain/<br></div></div></div><div> <br><blockquote type="cite"><div><br><br>Risposta: La questione sollevata nel quesito è piuttosto complessa. Il<br>“pacchetto Bersani” sulle liberalizzazioni, approvato con il Dl 223/2006<br>e definitivamente convertito dalla legge 248/2006 contiene una<br>disposizione che all’articolo 13 ha come finalità quella di impedire,<br>senza lasciare spazio a manovre elusive, che i soggetti, tramite i quali<br>la pubblica amministrazione autoproduce beni e servizi, possano operare<br>nel mercato e competere con i soggetti privati. In sintesi, il decreto<br>legge Bersani si prefigge di evitare che i flussi finanziari pubblici<br>possano avvantaggiare alcuni soggetti economici e alterare,<br>conseguentemente, la concorrenza. Tale norma prevede che le società, a<br>capitale interamente pubblico o misto, costituite o partecipate dalle<br>amministrazioni pubbliche regionali e locali per la produzione di beni e<br>servizi strumentali all’attività di tali enti in funzione della loro<br>attività, con esclusione dei servizi pubblici locali, nonché, nei casi<br>consentiti dalla legge, per lo svolgimento esternalizzato di funzioni<br>amministrative di loro competenza: – debbano operare esclusivamente con<br>gli enti costituenti e affidanti; – non possano svolgere prestazioni a<br>favore di altri soggetti pubblici o privati, né in affidamento diretto<br>né con gara; – non possano partecipare ad altre società o enti. Il<br>Codice degli Appalti di cui al Dlgs 163/2006, all’articolo 3, afferma<br>che l’organismo di diritto pubblico è qualsiasi organismo, anche in<br>forma societaria: a) istituito per soddisfare specificatamente esigenze<br>di interesse generale, aventi carattere non industriale o commerciale;<br>b) dotato di personalità giuridica; c) la cui attività sia finanziata in<br>modo maggioritario dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali o da<br>altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione sia soggetta<br>al controllo di questi ultimi oppure il cui organo di amministrazione,<br>di direzione o di vigilanza sia costituito da membri dei quali più della<br>metà è designata dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali o da<br>altri organismi di diritto pubblico. Le circolari n. 37/E dell’8 marzo<br>2007 e la 129/E, dell’agenzia delle Entrate affermano che la definizione<br>di organismi di diritto pubblico, dettata dal codice in materia di<br>appalti, non può ritenersi, in mancanza di qualsiasi indicazione<br>normativa al riguardo, immediatamente applicabile ai fini fiscali per la<br>delimitazione dell’ambito applicativo delle norme tributarie riferite ad<br>enti e organismi pubblici. Come risulta evidente sia la normativa, sia<br>la prassi ministeriale non sono ancora molto chiare sulla reale<br>“definizione” di società private a partecipazione pubblica. Chi scrive<br>ritiene che allo stato attuale una società per azioni che ha quindi<br>precisi obblighi di legge previsti dalle norme civilistiche e fiscali e<br>come tale presenta differenze di carattere sostanziale rispetto a un<br>ente pubblico, anche se partecipata interamente da quest’ultimo, non può<br>essere equiparata agli “altri soggetti pubblici” così come disposto<br>dall’articolo 34, comma 1, del Tuel. (B.C. e F.C.)<br><br>-- <br>Dario Salerno<br>Phone: +39 328 6915833<br>Skype: terribilywrong<br>_______________________________________________<br>Wireless mailing list<br><a href="mailto:Wireless@ml.ninux.org">Wireless@ml.ninux.org</a><br>http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless<br></div></blockquote></div><br></body></html>