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Wifi libero, avanti tutta con la lotta all’analfabetismo digitale<br>
<br>
di Guido Scorza <br>
<br>
26 ottobre 2014
<p>L’annuncio del disegno di legge n. 2528 presentato alla Camera
dei Deputati dagli Onorevoli Boccadutri, Bruno Bossio, Ernesto
Carbone, Losacco, Migliore e da altri novanta – e più – loro
colleghi ha fatto in pochi giorni il giro del web e come spesso
accade, in questi casi, ha acceso un dibattito tra favorevoli e
contrari.<br>
<br>
La proposta, d’altra parte, è una di quelle che, in Italia, non
poteva passare inosservata.<br>
<br>
Dopo che per quasi un decennio una legge antiterrorismo ha frenato
la diffusione del wifi pubblico nei bar e nei ristoranti,
imponendo ai gestori di chiedere la carta d’identità ai clienti
prima di lasciarli collegare ad Internet, <br>
<b>oggi in Parlamento ci si spinge addirittura ad ipotizzare che i
gestori di tutti gli esercizi commerciali siano obbligati a
condividere il proprio wifi con i clienti e sia loro vietato
identificare gli avventori.</b><br>
<br>
Un’autentica rivoluzione copernicana.</p>
... omissis ...
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