<div dir="ltr"><a href="http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/11/24/news/senza_fili_senza_confini_nasce_in_monferrato_il_primo_gestore_internet_creato_dai_cittadini-101290765/">http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/11/24/news/senza_fili_senza_confini_nasce_in_monferrato_il_primo_gestore_internet_creato_dai_cittadini-101290765/</a><br><br>
<h1 itemprop="headline name">"Senza fili, senza confini", in Piemonte il primo gestore internet creato dai cittadini</h1>
<p class="" itemprop="description">A Verrua Savoia, in
provincia di Torino, sarà un'associazione di promozione sociale a
portare la banda larga alle famiglie grazie al lavoro dei ricercatori
del Politecnico di Torino guidati da Daniele Trinchero, ideatore del
progetto e già coordinatore di una lunga sperimentazione nel comune. E'
il primo caso di questo genere in Italia</p>
<em class="" itemprop="author" itemscope="" itemtype="http://schema.org/Person"><span itemprop="name">di GIOVANNI CEDRONE</span></em>
<br clear="all"><a href="http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/11/24/foto/wi-fi_a_verrua_savoia_arriva_la_banda_larga_fai_da_te_grazie_al_politecnico_di_torino-101295955/1/">
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<div id="social-bar-detail" class="">
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<div style id="floating-share-rest"><div class=""><table cellpadding="0" cellspacing="0"><tbody><tr><td style></td></tr><tr><td style><br></td></tr><tr><td style><br></td></tr><tr><td style><div class=""><table cellpadding="0" cellspacing="0"><tbody><tr><td style="text-align:center" align="center"><br></td></tr><tr><td class="" style="text-align:center"><div class="" id="floating-share-rest-reaction2" title="" alt=""><table cellpadding="0" cellspacing="0"><tbody><tr><td id="floating-share-rest-reaction2-left"><br></td><td id="floating-share-rest-reaction2-icon" style="vertical-align:middle;text-align:left;background-repeat:repeat-x;background-image:url("http://cdn3.gigya.com/gs/i/shareBar/button/buttonCenterImgUp.png")"><br></td><td id="floating-share-rest-reaction2-text" style="vertical-align:middle;background-repeat:repeat-x;background-image:url("http://cdn3.gigya.com/gs/i/shareBar/button/buttonCenterImgUp.png")"><br></td><td id="floating-share-rest-reaction2-right"><br></td></tr></tbody></table></div></td></tr></tbody></table></div></td></tr><tr><td style><div class=""><table cellpadding="0" cellspacing="0"><tbody><tr><td style="text-align:center" align="center"><br></td></tr><tr><td class="" style="text-align:center"><div class="" id="floating-share-rest-reaction3" title="" alt=""><table cellpadding="0" cellspacing="0"><tbody><tr><td id="floating-share-rest-reaction3-left"><br></td><td id="floating-share-rest-reaction3-icon" style="vertical-align:middle;text-align:left;background-repeat:repeat-x;background-image:url("http://cdn3.gigya.com/gs/i/shareBar/button/buttonCenterImgUp.png")"><br></td><td id="floating-share-rest-reaction3-text" style="vertical-align:middle;background-repeat:repeat-x;background-image:url("http://cdn3.gigya.com/gs/i/shareBar/button/buttonCenterImgUp.png")"><br></td><td id="floating-share-rest-reaction3-right"><br></td></tr></tbody></table></div></td></tr></tbody></table></div></td></tr></tbody></table></div></div>
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<img src="http://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2014/11/24/140048281-c242a5fa-dcb6-4944-8b99-22244e4518b9.jpg" alt=""Senza fili, senza confini", in Piemonte il primo gestore internet creato dai cittadini" itemprop="image">Le
centraline installate dai ricercatori del Politecnico di Torino per
portare la banda larga a Verrua Savoia attraverso tecnologie wi-fi a
basso costo
<span itemprop="articleBody">UN PICCOLO paese del
Monferrato, Verrua Savoia, sta per diventare il primo comune italiano in
cui internet arriverà attraverso un particolarissimo gestore di rete:
saranno infatti gli stessi cittadini ad essere i gestori di rete del
loro territorio attraverso l’associazione di promozione sociale “Senza
Fili, senza Confini”. Un esperimento avveniristico che ha come obiettivo
quello di abbattere il digital divide e portare la banda larga
attraverso tecnologie wi-fi nel mondo rurale, laddove gli operatori
tradizionali non hanno interesse ad intervenire.<br> <br> Per capire
bene cosa sta accadendo in questo piccolo comune in provincia di Torino
di 1400 anime bisogna fare un passo indietro nel tempo, precisamente al
2010, quando ha preso il via l’esperimento condotto dai laboratori iXem
(specializzati in tecnologie wireless) del <a href="http://www.polito.it/">Politecnico di Torino</a>,
guidati dal professore Daniele Trinchero. L’equipe di ricercatori del
professore, capace di portare il wi-fi in posti come il Monte Rosa, <a href="http://www.repubblica.it/solidarieta/cooperazione/2011/10/20/news/wireless_senza_confini_e_low-cost_cooperazione_italia-qatar_per_la_connettivit-23517501/">l’Amazzonia e le isole Comore</a>,
ha iniziato una sperimentazione nel suo comune d’origine, Verrua
Savoia. Una sperimentazione lunga e fruttuosa, visti i risultati, con
tecnologie a basso costo realizzate utilizzando comune materiale da
ferramenta.<br> <div tabindex="0" id="inline_101295955" class=""><span class=""></span> <h1><a href="http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/11/24/foto/wi-fi_a_verrua_savoia_arriva_la_banda_larga_fai_da_te_grazie_al_politecnico_di_torino-101295955/1/">Wi-fi, Politecnico di Torino e cittadini portano la banda larga a Verrua Savoia</a></h1> <div class=""> <h1 class="">Navigazione per la galleria fotografica</h1> <div class=""> <div class=""><span class="">1</span> di 9</div> <a href="http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/11/24/news/senza_fili_senza_confini_nasce_in_monferrato_il_primo_gestore_internet_creato_dai_cittadini-101290765/" title="Immagine precedente" class=""><span>Immagine Precedente</span></a> <a href="http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/11/24/news/senza_fili_senza_confini_nasce_in_monferrato_il_primo_gestore_internet_creato_dai_cittadini-101290765/" title="Immagine successiva" class=""><span>Immagine Successiva</span></a> </div> <a href="http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/11/24/news/senza_fili_senza_confini_nasce_in_monferrato_il_primo_gestore_internet_creato_dai_cittadini-101290765/" title="Slideshow" class="">Slideshow</a> </div> <ul style class=""><li style="display:block" class="" itemprop="associatedMedia" itemscope="" itemtype="http://schema.org/ImageObject"> <br></li><li style class="" itemprop="associatedMedia" itemscope="" itemtype="http://schema.org/ImageObject"> <a href="http://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2014/11/24/134807494-a1a2b473-120a-4fd2-9729-6822237b7d45.jpg" itemprop="contentURL"> <img src="http://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2014/11/24/134807494-a1a2b473-120a-4fd2-9729-6822237b7d45.jpg" alt="{}" height="335" width="222"> </a> </li></ul> <div class=""><div class=""> <span class=""> <span class=""> Condividi </span> </span></div></div></div>
<br> Da Torino la banda larga è stata "presa" e spedita fino a Verrua
con delle antenne wireless a basso costo sviluppate appositamente per
aggirare le colline e far arrivare un segnale potente. Nel comune,
esteso su oltre trenta chilometri quadrati, la tradizionale rete via
cavo era appannaggio di pochi fortunati e ancora oggi fuori dalla città
il segnale non sempre arriva bene. Importanti i numeri del progetto: da
un nucleo di 70 famiglie si è arrivati a servire con il nuovo sistema
wi-fi circa 260 case su un totale di 630. Si tratta di numeri importanti
se si considera che nel comune metà della popolazione è over 70. “Il
fatto che io fossi originario del comune di Verrua Savoia ci ha
sicuramente agevolato, ci ha fatto evitare una serie di diffidenze che
avrebbero potuto crearsi”, spiega Daniele Trinchero, l'ideatore del
progetto che nel suo curriculum può vantare <a href="http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/scienza_e_tecnologia/wifi/record-collegamento/record-collegamento.html">il record di trasmissione radio a distanza</a>. <br> <br>
Non si è trattato però solo di un esperimento tecnico. C’è stato
qualcosa di più. Tra i ricercatori e gli abitanti si è creato un
proficuo rapporto di collaborazione che ha trasformato l’esperimento
scientifico in un progetto comunitario e condiviso: “Abbiamo sempre
comunicato ogni variazione o interruzione di servizio, il nostro
obiettivo è sempre stato quello di portare internet in un’ottica
partecipativa. Si è creata una comunità intorno alla condivisione di
questo servizio”, spiega ancora Trinchero. Tuttavia anche le cose belle e
funzionanti hanno una fine. La sperimentazione, della durata di 52 mesi
(quando la media per questo tipo di attività è di 6-12 mesi in Italia)
sta per terminare e si avvia a concludersi il 31 dicembre 2014. <br> <br>
Ma Trinchero e gli abitanti di Verrua Savoia hanno deciso di non
disperdere quanto costruito in questi anni. E il 28 novembre
annunceranno, nello splendido scenario della Fortezza della cittadina,
una piccola ‘rivoluzione’: la nascita di un gestore di rete costituito
dai cittadini (29 i soci fondatori) tramite l’associazione di promozione
sociale “Senza Fili, senza Confini”, che proseguirà l’attività avviata
da Trinchero e dal Politecnico di Torino negli anni scorsi.
L’associazione, la prima in Italia a trasformarsi in un operatore di
rete, è già iscritta al registro degli operatori di telecomunicazione e
al Consorzio Top-Ix (che riunisce gli operatori internet piemontesi) e
avrà un mandato particolare: non potrà fare business. Il suo unico scopo
sarà quello di portare internet gratuitamente su tutto il territorio di
Verrua Savoia. Ogni iscritto verserà una quota di 50 euro annui. Con il
denaro raccolto si acquisterà la banda larga (gratuita durante la
sperimentazione) da un operatore e con gli strumenti del Politecnico di
Torino e del laboratorio di Trinchero i cittadini continueranno ad usufruire
di internet a 20 megabit nelle loro case senza altri costi aggiuntivi.
La copertura è pressoché totale: 98% del territorio e 97% delle
famiglie.<br> <br> Tuttavia non si tratta di una crociata contro gli
operatori del settore, che del resto non avrebbero alcuna convenienza
economica a portare un servizio con determinate prestazioni su un
territorio rurale come quello di Verrua: “Non c’è concorrenza con gli
operatori perché l’associazione deve comunque acquistare da loro una
banda – spiega Trinchero - E’ chiaro che le condizioni di acquisto sono
molto più favorevoli perché l’acquisto lo fa una comunità e non dei
singoli cittadini. L’operatore è rasserenato dal fatto che non ha costi
operativi perché è l’associazione ad occuparsi di distribuire la banda
ai propri associati". Anche il Ministero dello Sviluppo non si è messo
di traverso. Naturalmente, per evitare ogni polemica, l’attività di
questo ‘particolare’ operatore sarà improntata alla massima trasparenza:
nessuna carica sociale dell’associazione potrà essere retribuita, non
potranno esserci avanzi di cassa (il denaro avanzato sarà destinato a
borse di studio) e inoltre tutta la contabilità sarà visionabile online
da chiunque. <br> <br> Importante anche il ruolo del Politecnico di
Torino, con il quale l’associazione è convenzionata. Un rapporto che
permetterà di devolvere all’università denaro da tramutare in borse di
studio per studenti interessati a studiare le applicazioni wireless e
per finanziare la ricerca nell’ambito del digital divide. Il progetto,
per ora confinato nel piccolo comune del Monferrato, sarà un modello
replicabile ovunque, un vero e proprio ‘metodo di lavoro’ messo a
disposizione di chiunque. E non sono poche le realtà italiane che
potrebbero guardare con grande interesse all’iniziativa.</span></div><br><br>-- <br><div class="gmail_signature"><div dir="ltr"><a href="http://about.me/reggianicarlo" style="margin:0px;padding:0px;border:0px none;outline:0px none;font-size:14px;font-family:proxima-nova-1,proxima-nova-2,Tahoma,Helvetica,Verdana,sans-serif;vertical-align:baseline;color:rgb(43,130,173);text-decoration:none;line-height:18px" target="_blank"><table style="margin:0px;padding:0px;border:0px none;outline:0px none;font-style:inherit;font-family:inherit;vertical-align:baseline;border-spacing:0px" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0"><tbody style="margin:0px;padding:0px;border:0px none;outline:0px none;font-style:inherit;font-family:inherit;vertical-align:baseline"><tr style="margin:0px;padding:0px;border:0px none;outline:0px none;font-style:inherit;font-family:inherit;vertical-align:baseline"><td style="padding:0px;border:0px none;outline:0px none;font-style:inherit;font-family:inherit;vertical-align:top;line-height:1" valign="top" align="left"><div style="margin:0px;padding:0px;border:0px none;outline:0px none;font-weight:bold;font-style:inherit;font-size:18px;font-family:proxima-nova-1,Proxima-Nova,Helvetica,Arial,sans-serif;vertical-align:baseline;line-height:1;color:rgb(51,51,51)">Carlo Reggiani</div><div style="margin:3px 0px 0px;padding:0px;border:0px none;outline:0px none;font-style:inherit;font-size:12px;font-family:proxima-nova-1,Proxima-Nova,Helvetica,Arial,sans-serif;vertical-align:baseline">about.me/reggianicarlo</div></td></tr><tr style="margin:0px;padding:0px;border:0px none;outline:0px none;font-style:inherit;font-family:inherit;vertical-align:baseline"><td style="padding:8px 0px 0px;border:0px none;outline:0px none;font-style:inherit;font-family:inherit;vertical-align:top;line-height:1" valign="top" align="left"><div style="margin:0px;padding:0px;border:0px none;outline:0px none;font-style:inherit;font-family:inherit;vertical-align:baseline;text-align:right;background-color:rgb(197,208,224);height:4px"><img src="http://d13pix9kaak6wt.cloudfront.net/signature/colorbar.png" alt="Carlo Reggiani on about.me" style="margin: 0px; padding: 0px; border: 0px none; outline: 0px none; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; float: right; display: block;" height="4" width="88"></div></td></tr><tr style="margin:0px;padding:0px;border:0px none;outline:0px none;font-style:inherit;font-family:inherit;vertical-align:baseline"><td style="padding:0px;border:0px none;outline:0px none;font-style:inherit;font-size:0px;font-family:inherit;vertical-align:baseline;height:20px"> </td></tr></tbody></table></a></div></div>
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