[ninux-not-wireless] Chiavi stampate 3D, un business per i topi d'appartamento

LuX lux at ninux.org
Fri Sep 5 16:52:15 CEST 2014


La diffusione delle stampanti 3D consente di produrre in maniera economica e veloce una gran quantità di oggetti, ma tale capacità può anche essere usata per scopi criminali.



Per esempio, si può adoperare una stampante 3D per realizzare la copia di una chiave senza dover più fare affidamento sui servizi specializzati in questo lavoro.

Era già abbastanza preoccupante sapere che è possibile riprodurre una chiave con facilità, persino senza avere per le mani l'originale ma partendo da una sua foto; ora però le cose sono peggiorate: adesso basta una foto della serratura, e poco più.

I consulenti di sicurezza Jos Weyers e Christian Holler hanno infatti sviluppato un software tramite il quale si possono stampare in 3D delle bump key in plastica, avendo a disposizione una foto della serratura e qualche informazione circa la profondità a cui sono disposti i pistoncini.

Il software in questione è stato battezzato Photobump proprio perché serve a produrre delle bump key: si tratta di chiavi generiche limate in maniera particolare affinché, una volta inserite in una serratura e colpite con un attrezzo rigido (e un po' di perizia), riescano a far allineare i pistoncini, permettendo in tal modo di aprire la serratura stessa.

Oltre al software, come dicevamo, occorrono una foto della serratura (non particolarmente difficile da ottenere) e le informazioni relative alle posizioni dei singoli pistoncini; anche queste ultime, però, sono relativamente facili da procurarsi, poiché - come ha spiegato Weyers in occasione della conferenza Hackers On Planet Earth - si possono trovare all'interno dei software di incisione delle chiavi, che sono pubblicamente disponibili.

«Non serve molto di più per fare una bump key» ha raccontato Weyers. «In sostanza, se si può vedere la serratura, c'è un'app per farlo». 

Il video: http://youtu.be/2MCUXF84WuY

Weyers e Holler hanno reso noto questo pericolo nella speranza che i produttori di serrature inizino ad adottare contromisure per limitare i danni; non hanno intenzione, in ogni caso, di rilasciare pubblicamente Photobump, prevedendo che in caso contrario farebbero la felicità di ogni scassinatore.

Dopotutto non serve nemmeno possedere una stampante 3D: online ci sono diversi servizi che realizzano i progetti inviati loro per cifre irrisorie: Holler ha stampato le proprie bump key tramite Shapeways (che non ha politiche restrittive circa il tipo di oggetti che si possono ordinare), spendendo appena 5 euro per ciascuna.

«Non è la fine del mondo» - ha commentato Weyers - «ma le cose cambiano e adesso chiunque può fabbricare oggetti. I produttori di serrature sanno come costruire prodotti che resistono alle bump key. Ed è bene che lo facciano».

Fonte: http://www.zeusnews.it/n.php?c=21704

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LuX

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