[Ninux-Wireless] missione L'Aquila (quasi) compiuta..

Ale helterskelter1978 a gmail.com
Lun 20 Apr 2009 16:32:30 CEST


*Per chi ha poco tempo, poca voglia, per chi ha a cuore la razionalità e
l'efficienza (della ML), una breve sintesi di ciò che abbiamo vissuto a
cavallo tra giovedì e venerdì scorsi, per tenervi aggiornati:*

Io e Paolo siamo stati nella tendopoli organizzata in località Pile, a
L'Aquila, abbiamo portato lì una stampante anziana (destinata alla
segreteria della Protezione Civile del campo) e una nuova fiammante (che
funge anche da scanner e fotocopiatrice)  comprata nuova di zecca per
l'occasione (destinata alla tenda 86, sede del CIM aquilano) e anche due pc:
sfiga ha voluto che uno dei due non funzionasse (probabilmente per problemi
di alimentazione) e che l'altro sia stato messo K.O. da un alpino un po'
troppo esuberante. Risultato: i due pc sono tornati a Roma insieme a noi, in
attesa di essere messi a posto da Emanuele e Davide, mentre non abbiamo
avuto problemi a installare la stampante nuova, che sicuramente farà molto
comodo alla mitica tenda 86.



*Per chi invece ha voglia, tempo e pazienza, o semplicemente è curioso di
sapere cosa ti resta dopo una (breve) esperienza simile, eccovi un resoconto
un po' più "emozionale" e decisamente non sintetico (sorry):


*Io e Paolo siamo partiti quasi all'improvviso, giovedì sera, dopo aver
fatto qualche conto in termini di tempo e di opportunità future di
andare/tornare a L'Aquila. Giovedì era quindi l'unica sera disponibile nel
breve termine, così dopo aver caricato l'auto di trashware messo più o meno
a posto, ci siamo avventurati in autostrada intorno alle 21.30. Quel
buonuomo del casellante non ci ha fatto pagare il pedaggio (almeno
all'andata), dal momento che, chiedendogli indicazioni, gli abbiamo
riassunto il motivo per cui eravamo lì. La tendopoli in cui siamo andati era
situata nel parcheggio di un centro commerciale, ovviamente chiuso ma ancora
in piedi. Il nostro primo obiettivo è stata la tenda della segreteria della
Protezione Civile, dove abbiamo portato uno schermo con tastiera e pc con
Winzozz.. funzionante!
Il responsabile della Protezione Civile della tendopoli, un alpino non più
giovane ma decisamente arzillo e (all'apparenza) sicuro di ciò che faceva,
ha controllato che funzionasse tutto ciò che gli serviva, e poi su nostra
richiesta, ha spento il pc perchè avevamo bisogno di uno dei due hard-disk
presenti all'interno (uno era destinato al secondo pc che avevamo portato).
Dopo averne staccato uno, il simpatico alpino ha verificato insieme a noi
che non partiva più il sistema operativo, per cui, prima che uno di noi
potesse battere ciglio, ha provveduto a riattaccare l'hard disk e a staccare
l'altro.. a computer acceso!

Risultato: due hard disk probabilmente ormai inservibili (credo) e computer
inutilizzabile e grande frustrazione per via di quell'odiosa frase
"operating system not found" che riappariva ad ogni successivo tentativo di
riavvio.
Avevamo con noi una live USB con Knoppix (mitico Andrea!!!), che però non
abbiamo potuto utilizzare perchè una password bloccava il setup del BIOS
(mmhh.. insomma, per cambiare le impostazioni di boot.. non so se
tecnicamente sto scrivendo delle enormi cavolate, ma siate comprensivi!) :)

Rabbia, frustrazione, pessimismo e fastidio.

Siamo poi andati a consegnare il secondo pc, sempre con schermo e tastiera,
nella tenda 86, che ospita il Centro d'Igiene Mentale de L'Aquila:
soprattutto per loro era molto importante avere un pc con stampante, ecco
perchè abbiamo pensato di consegnar loro quella nuova che abbiamo comprato
la sera stessa. Con nostro crescente rammarico, il pc non dava segni di
vita, forse per via di problemi di alimentazione..

Le infermiere del turno di notte che hanno assistito ai nostri tentativi di
rianimarlo e che hanno ascoltato il nostro "disappunto" (per essere gentili)
nei confronti dell'esuberante alpino, ci hanno offerto i classici tarallucci
e vino, dal momento che non avevamo neanche cenato, e ci hanno
simpaticamente obbligato a restare lì con loro per la notte, dato che
iniziava a far freddo ed era davvero tardi per tornare a Roma.. Abbiamo
accettato volentieri, ed apprezzato il loro umorismo e la forza d'animo,
l'autoironia nonostante tutto quello che hanno vissuto e stanno vivendo
ancora. Invidiavo la loro forza.

Le scosse notturne (sì, ancora..), la pioggia che si insidiava tra le
fessure della tenda e ti costringeva a spostarti nel bel mezzo di un sonno
comunque leggero, per via del rumore della pioggia, del vento, della luce
che doveva restare accesa, del casino che hai in testa dopo aver visto in
che modo potrebbe cambiare la tua vita tuo malgrado..

Intanto la musica fuori era sempre più in dissolvenza: i ragazzi della
tendopoli insieme ad alcuni volontari avevano improvvisato una jam session
con tanto di amplificazione e luci: una parvenza di normalità che, anche se
è durata poco per via dei vincoli orari relativi al "baccano", immagino
abbia fatto bene a tutti. Spero riescano a trovare un equilibrio nel futuro,
per non continuare a battagliare con gli alpini che ti dicono di spegnere
tutto :)

La mattina seguente abbiamo messo a posto la stampante nuova, installata su
un portatile del CIM, e tolto il disturbo, per permettere un normale
svolgimento del loro lavoro con gli utenti, anch'essi ospiti della
tendopoli.

Inutile dirvi che siamo tornati a Roma pensando che anche guardando tutti i
TG possibili e tutti gli approfondimenti immaginabili non si può comprendere
fino in fondo il disagio di questa gente e di chi li aiuta. E nemmeno noi,
che nel nostro piccolo ci siamo rimasti per troppo poco tempo.
Ma è solo un'ora di macchina, che rifaremo presto.

Stay tuned!

Ale.
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