[Ninux-Wireless] [blog] Ninux a La Rustica

niccolo.avico tuscolomesh a gmail.com
Dom 13 Feb 2011 01:05:01 CET


Nuovo post sul blog (Ninux.org Wireless Community): 

'Ninux a La Rustica' di niccolo.avico

L'approccio non era stato dei migliori: sbrigativamente identificato come "quel
signore che venne al fusolab", i giovani nerd (quasi tutti ancora da nascere il
giorno che mi immatricolavo all'Università) mi osservavano intrusarmi nel loro
mondo.

Io, di aspetto poco ventenne, avevo finalmente scoperto come dare sfogo alla
mia-mai sopita passione del networking amatoriale: un'intera rete geografica,
messa in piedi da una tribù di socievoli esperti, con cui sperimentare; un
playground che mi consentiva di aggiornare le mie competenze, vergognosamente
allineate ai tardi anni '80 del passato millennio.

E così, complice una invidiabile logistica (mansarda con terrazzo a 100 metri
s.l.m., che a Roma "fa molto montagna"), ho attrezzato in sequenza:


	un router IPv4/IPv6, ottenuto riciclando a OpenWRT un vecchio Linksys che si
annoiava da un paio d'anni in un cassetto;
	una Ubiquiti Nanostation M5, arrivata a tempo record dal distributore
nonostante il periodo natalizio (si chiama "crisi");
	una decina di metri di FTP e relativi connettori schermati (e pinza crimpatrice
a corredo, quest'ultima a 9 euri da un qualsiasi Brico);
	un palo da 6 metri, tanto per superare l'unica costruzione più alta della mia
sui 360°, che Murphy aveva molto opportunamente piazzato tra me e il nodo ninux
candidato a farmi da porta d'accesso alla rete;
	un UPS per tenere in continuità tutta l'elettronica;
	un modem ADSL, di cui il Linksys è sprovvisto;


































Ho complementato questo hw con:




	una verifica sulle caratteristiche di autoportanza dello stesso (e ci siamo,
finché la M5 rimane in scarsa compagnia);
	una aggiornata veloce alle tecniche di crimpaggio, attività che avevo
abbandonato dal 1993;
	qualche trucchetto bricoleur per montare e intubare nelle sue guaine tutto
questo materiale con due sole mani;
	un PC con pennetta Internet e skype operativo, per avere l'assistenza al
puntamento;
	... e naturalmente l'inossidabile "vi", che mi è rimasto attaccato ai
polpastrelli dal 1983.


Risultato: in due settimane è nato RusticaSalcito, nodo della rete ninux. First
accomplishment.



Ma una volta che hai il nodo, giocare con protocolli e firmware è la metà del
bello: l'altra metà è dare servizio.

Ed ecco che da un'altra polverosa cantina è scesa dal Tuscolo un'antenna
outdoor da 9dB, col suo bel coax montato: e allora tira via l'antennina del
Linksys, adatta una staffa da due altri pezzi (che quando furono fusi tutto
immaginavano tranne il destino a cui li stavo per condurre) e via: ah,
dimenticavo, la pigrizia mi ha impedito di smontare il mio bel palo, e così ho
dovuto supplire con del fegato/incoscienza per arrampicarmi  e camminare di
notte sulle tegole spioventi, per montare l'outdoor non solo "out" ma anche ben
"up" sul palo.



Risultato: adesso abbiamo anche l'hot-spot La Rustica, che illumina con raggio
>200 metri sia IPv4 che IPv6 (radvd + sixxs = magic&free). Una verniciata con
nodogsplash per vestire la prima pagina del browser, una spruzzata di olsrd
aggiunto al Linksys per ruotare pacchetti anche verso ninux e vai con la
clientela, che a La Rustica è molto cirillica.

E come direbbero gli spagnoli: salu2 amigos y hasta pronto.









 























































 
 



 

 

 

http://blog.ninux.org/2011/02/13/ninux-a-la-rustica/

(messaggio generato automaticamente)




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