[Ninux-Wireless] Consigli per Ninux Pisa Was:Idee gsoc 2011

Gioacchino Mazzurco gmazzurco89 a gmail.com
Mar 1 Mar 2011 14:30:15 CET


>Che tipo di problemi avete avuto ? Puramente tecnici o di layer 8 ?

Entrambi i problemi...

Comunque a livello tecnico il problema fondamentale e' che i servizi
centralizzati risentono del collo di bottiglia della banda di almeno
una parte del path che essendo il servizio centralizzato diventa
comune ( ad esempio se dieci utenti scaricano contenuti dal nostro
server vanno a un megabit ), da questo la necessita' tecnica oltre che
"politica" di creare servizi il piu' possibile distribuiti

Altro problema fondamentale e' la gestione dei servizi, manutenzione
aggiornamenti ecc ecc... deve esserci qualcuno che ci sta sopra
servizio per sevizio, questo sistematicamente si traduce nel fatto che
io o lasek ( nel caso di problemi software ) o io, lasek e ax89 ( nel
caso di problemi hardware ) dobbiamo intervenire ed essendo la
community fatta da un 100naio di persone questo non e' sostenibile, se
poi ci metti pure che qualcuno tenga un occhio aperto sull'innovazione
( vedi diaspora-x ) finisce che mentre aggiustiamo una cosa se ne
sfasciano 2.

> i vari servers apache
senza un servizio ben integrato e funzionante mdns like, la facilita'
di accesso a questo tipo di servizi dipende dai dns che anche se
gestirli significa aggiungere o togliere una riga sono comunque
centralizzati e qualcuno abbastanza affidabile da dargli la pass di
root dei server deve farlo, senza contare che se muore l'antenna che
collega i server dns al resto della rete non c'e' piu' dns...

> samba in giro per la rete.
1) Non ha un servizio di ricerca efficiente
2) I nuovi windows hanno delle policy sempre piu' assurde a ti aprono
3000 warning se stai cercando di condividere qualcosa, condividere
qualcosa con samba su windows e' diventato complicato anche per me,
tra l'altro la nostra rete essendo aperta windows oltre a farti vedere
3000 warning la assume come rete pubblica e non ti fa
condividere/accedere risorse samba
3)Il discovery funziona solo se non ci sono router nel mezzo


> si, la pensiamo così anche a Roma. Per questo abbiamo iniziato ad
> usare AirOS. Perché con quello tutti sono in grado di fare subito un
> nodo.
> con OpenWRT eravamo troppo pochi a poter fare i nodi.
Questo problema qui lo abbiamo risolto diversamente, il firmware
openwrt based che usiamo semplicemente ti richiede una subnet ipv4 e
una ipv6 ( se vuoi dare accesso ai client altrimenti attacchi al spina
e va ) per il resto fa tutto da solo, prima non chiedeva neanche
questo ma i client windows scleravano se lo stesso ap si presentava
una volta con una subnet e un'altra volta con un'altra ( ogni avvio i
nodi guardavo la rete e si prendevano da soli delle subnet libere )

L'unica cosa in meno di airos sono i driver taroccati ( che pero' non
supportano ad-hoc, e poi vorrei capire come fate con ipv6 ) e
l'interfaccia web ( che pero' basta fare le immagini con luci
preinstallato )

Altro problema, e' che mentre li a Roma sembrano quasi normali 160€
per mettere su un nodo, qui essendo tutti studenti che se mettono da
parte 10 euri e' tanto sembrano un' enormita' 85 per mettere su il
nodo + cavo + accesso wifi, infatti la recente regression dei vap su
ath9k ci ha praticamente segato le gambe visto che abbiamo comprato 10
picostation M2HP ( ce tocca compila' backfire di 4 mesi fa... )


Il 01 marzo 2011 09:47, ZioPRoTo (Saverio Proto) <zioproto a gmail.com>
ha scritto:
>> Abbiamo tutti insieme spremuto le meningi e abbiamo trovato delle idee
>> che ci sembrano interessanti [0] [1] [2] [3], il ragionamento dietro a
>> queste idee e' che per portare avanti Ninux a lungo termine debbano
>> essere coinvolte anche persone "non esperte".
>
> si, la pensiamo così anche a Roma. Per questo abbiamo iniziato ad
> usare AirOS. Perché con quello tutti sono in grado di fare subito un
> nodo.
> con OpenWRT eravamo troppo pochi a poter fare i nodi.
>
>> Inizialmente per avvicinare le persone "non esperte" e' stato
>> sufficiente condividere internet sulla rete che ha portato una
>
> sbagliato. In questo modo le avvicini come dici tu ma non le coinvolgi.
> Noi evitiamo il più possibile di portare Internet a "privati" non esperti.
> Portiamo a Roma Internet solo in posti dove nessun altro si prende la
> briga di portare Internet.
> Andiamo a portare Internet solo dove ci sono posti occupati, e nessuno
> gli attacca la rete. Dove
> c'è Digital Divide e nessun Wisp ha rete in quella zona. Non vogliamo infatti
> mettere Internet al posto degli operatori.
> Per i privati esperti invece, quelli sono benvenuti. Si montano la
> rete da soli in piena filosofia Ninux.
>
>> Visto che condividere internet e basta non si e' dimostrata una buona
>> strategia a lungo termine come secondo passo abbiamo cominciato a
>> offrire servizi all'interno della rete ma questo ci ha portato
>> comunque ad avere delle problematiche dovute al fatto che i servizi
>> che offrivamo anche se dentro la rete erano comunque centralizzati e
>> come tali non scalavano al crescere del numero di utenti che ne
>> usufruiva e richiedevano qualcuno con competenze specifiche che si
>> prendesse la briga di amministrarli/gestirli.  => FAIL
>
> Noi invece abbiamo i servizi interni che per la maggior parte sono
> centralizzati,
> come il centralino Asterisk, o i vari servers apache e samba in giro
> per la rete.
> Che tipo di problemi avete avuto ? Puramente tecnici o di layer 8 ?
> Se i problemi sono puramente tecnici spiegaceli che magari li
> risolviamo con poco.
>
> Se invece avete avuto problemi del tipo "caio parte per una settimana
> in vacanza e spegne il server",
> anche li la soluzione è fare sempre meno affidamento su spazi privati,
> e mettere risorse in spazi condivisi
> che sono più accessibili e gestibili.
> Cmq vedrai che nel tempo ci saranno persona che arriveranno ed altre
> che andranno via, e pian piano verrà
> fuori un team di persone sempre più affidabile e stabile.
>
>
>> Davanti a questi due fallimenti ci siamo cominciati a chiedere se e
> [..CUT..]
>
> OK, non li vedo proprio come due fallimenti. A Pisa ancora dovete
> maturare delle idee che a Roma sono ben consolidate.
>
> Per quello che scrivi sui servizi distribuiti, tutto vero. Vediamo
> cosa riusciamo a fare con questo GSoC, l'idea è sempre quella di
> avvicinare verso di noi l'orizzonte dell'utopia.
>
> Saverio
>



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