[Ninux-Wireless] Bozza rapporto riunione hackmeeting

Leandro Noferini lnoferin a cybervalley.org
Sab 5 Lug 2014 14:03:05 CEST


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Ciao a tutti,

Con qualche giorno di ritardo di cui mi scuso, sono riuscito a scrivere una bozza del rapporto della riunione dell'hackmeeting.

La mando qui in lista solo perché non ho connessione per scrivere sul pad e non ce l'avrò per alcuni giorni.

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* Presentazione

  Nel primo pomeriggio di sabato 28 giugno 2014, all'interno della
  manifestazione "HackMeeting" a Bologna si è riunita la comunità
  Ninux d'Italia.

  Questa riunione era stata fissata con una discussione nella lista
  wireless a ml.ninux.org.

  Non c'era nessuna pretesa di completezza di rappresentanza e quindi
  nessun tipo di "ufficialità": era stata posta semplicemente la
  necessità di vedersi dopo alcuni avvenimenti delle settimane
  precedenti che sembravano aver minato la compattezza della comunità.

  Erano presenti appartenenti alle isole di Roma, Pisa, Firenze,
  Verona, Calabria, ma essendo aperta a tutti all'interno della
  manifestazione è stata partecipata da almeno una trentina di
  persone.

* Argomenti

  Durante la "convocazione" non erano stati fissati gli argomenti da
  trattare, quindi quello di cui si è parlato è sorto autonomamente ed
  è rimasto piuttosto focalizzato, indice che in effetti i problemi
  affrontati erano condivisi da tutti i partecipanti.

** Riscrittura del manifesto

   All'interno della comunità Ninux, a partire dall'isola di Roma,
   esiste un documento denominato "Manifesto di
   Ninux" che fissa i principi comuni della
   rete Ninux in Italia.

   A detta di tutti gli interventi questo documento non è più
   rappresentativo delle necessità della comunità, soprattutto perché
   è stato pensato e scritto quando la partecipazione era molto più
   bassa e la diffusione geografica molto minore.

   Non è stata però fatta una lettura del documento e quindi non sono
   stati individuati in concreto i punti controversi. Nella
   discussione sono stati indicati gli argomenti più controversi, la
   soluzione dei quali comporterà la riscrittura del manifesto stesso.

   Questo documento dovrà riuscire a rappresentare tutte le diverse
   realtà presenti e quindi dovrà contenere solo i pochi punti
   sostanziali che rappresentano il "vulnus" ideale che caratterizza
   la comunità Ninux rispetto ad altre esperienze simili dal punto di
   vista tecnico.

   In sostanza si vuole riscrivere il manifesto in modo che indichi la
   soluzione ai problemi sotto indicati, una vera e propria fase
   costituzionale per la comunità Ninux italiana.

** Organizzazione delle isole

   Ninux non è più solo Roma e Pisa: in altre città stanno sorgendo
   isole che stanno diventando grandi e significative tanto da portare
   esperienze e condizioni di sviluppo anche molto diverse dalle due
   iniziali.

   Questo comporta ovviamente delle difficoltà sia livello locale sia
   a livello di rapporto fra le varie isole.

   Innanzitutto si dovranno prendere delle decisioni di tipo tecnico
   per le quali si è detto di lasciare la maggiore libertà possibile
   alle varie isole.

*** Preferenza per il software libero

    In relazione alle scelte relative a protocolli e software a
    livello di indicazione generale da parte della comunità, e quindi
    probabilmente da esplicitare anche nel manifesto, si dovrà però
    indicare come preferibile soluzioni basate su software libero:
    questo non per una scelta a priori, puramente "ideologica", quanto
    per il fatto che le modalità di sviluppo del software libero sono
    quelle che meglio si confanno ad una comunità come la nostra.

    È stato d'altro canto anche detto che probabilmente questa scelta
    apparirà "naturalmente" senza necessità di esplicitarla a livello
    di principio generale.

*** Diffusione dei nodi

    Un altro problema che è stato indicato più volte è quello della
    partecipazione alla costruzione della rete dato che la competenza
    tecnica necessaria per partecipare alla rete è necessariamente
    piuttosto elevata, il che comporta l'esclusione di fatto da parte
    di chi non ha tale competenza e quindi un'"omogeneità" anche
    culturale che non ci piace.

    La soluzione a questo problema non può essere l'accentramento
    della gestione di tanti nodi in mano a pochi che hanno tempo e
    competenza per gestirli perché comporta la creazione di colli di
    bottiglia "sociali" pericolosi per la resilienza della
    rete. Questo ovviamente si è già verificato sia nelle isole più
    vecchie che in quelle di nuova generazione ma resta un fenomeno
    che deve essere combattuto, anche a livello di enunciazione
    generale all'interno del manifesto.

    Probabilmente la soluzione da percorrere è quella di rendere i
    gestori dei nodi consapevoli di quel che devono fare aiutandoli
    anche e soprattutto indirettamente scrivendo documentazione
    maggiormente indirizzata a nuovi arrivati.

    Un'altra soluzione percorribile è quella di riempire realmente di
    contenuti le nostre reti di modo da renderle interessanti anche al
    di là del puro aspetto realizzativo tecnico.

    Inoltre è stato detto di rendere più chiare ed evidenti le ragioni
    ideali (assenza di gerarchia e di controlli e censure) che ci
    spingono a creare la nostra rete in contrapposizione alla rete
    commerciale che ci viene venduta.

    D'altra parte partecipare ad una comunità come la nostra non
    significa necessariamente ed esclusivamente dover essere tecnici
    perché ci sono molti modi diversi per partecipare e questi
    dobbiamo rivalutarli il più possibile.

    È stato anche detto che è necessario rendere disponibili i dati
    sul traffico dei vari nodi di modo che sia evidente quali siano
    realmente i colli di bottiglia.

** Coordinamento decisionale fra le varie isole

   Il metodo consensuale è sicuramente la via naturale per comunità di
   pari come la nostra e quindi sarà quello applicato di norma.

   D'altra parte questo metodo si applica male quando le comunità si
   allargano sia come numero di partecipanti che come differenza di
   condizioni. Inoltre ci sono decisioni che riguardano risorse comuni
   che non sono libere.

   È stato detto quindi che è necessario far emergere quali sono
   queste decisioni con chiarezza.

   E dopo dobbiamo trovare un metodo per prendere queste decisioni
   anche a maggioranza, metodo che possono essere votazioni o che
   altro.

** Pianificazione collettiva e iniziative dei singoli

   Una rete come la nostra deve essere lasciata più possibile libera
   ed aperta alle sperimentazione dei singoli partecipanti.

   D'altra parte, essendo una rete e quindi qualcosa di comune
   maggiormente vantaggioso, ha necessità di condividere degli
   standard tecnici che devono essere pianificati a priori.

   Si deve quindi trovare un compromesso fra libertà di partecipazione
   e di sperimentazione e necessità di condividere standard comuni.

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- --
Ciao
leandro
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