[Ninux-Wireless] [blog] EU contro i firmware open source: fai sentire la tua voce

Nemesis nemesis a ninux.org
Mar 26 Apr 2016 10:27:40 CEST


Perfavore leggetelo tutti e diffondetelo, è importante: se la cosa va
avanti senza cambi di direzione diventerà molto difficile flashare
firmware opensource (OpenWRT, PfSense, DD-WRT) su tutti quei dispositivi
che sono dotati di una scheda wireless.

Nemesis


On 04/26/2016 08:34 AM, Nemesis wrote:
> Nuovo post sul blog (Ninux.org Wireless Community): 
> 
> 'EU contro i firmware open source: fai sentire la tua voce' di Nemesis
> 
> Una direttiva dell'Unione Europea approvata nel 2014 rischia di avere
> conseguenze molto negative per chi utilizza firmware open source come OpenWRT
> e DD-WRT.
> 
> Abbiamo firmato e tradotto un'iniziativa della Free Software Foundation Europe
> che mira ad informare e sensibilizzare le comunità e le aziende colpite dalle
> conseguenze negative ad unire le forze per fare pressione a livello nazionale ed
> Europeo affinchè vengano introdotte delle eccezioni che permettano di mitigare
> i rischi di questa direttiva.
> 
> Joint Statement on #RadioLockdown Directive with 23 organisations. Read why the
> #RadioDirective threatens all of us: https://t.co/K8u5Hvce8d
> — FSFE (@fsfe) April 11, 2016
> 
> 
> Segue la traduzione dell'iniziativa di Free Software Foundation Europe.
> Direttiva EU per blocco dispositivi radio
> I segnali radio sono dappertutto e sempre più dispositivi li utilizzano, wifi,
> reti cellulari, GPS. Di pari passo aumentano anche le normative sull'utilizzo di
> tali segnali radio.
> Ora, una direttiva Europea punta a rivedere ed estendere le regolamentazioni
> chiedendo ai produttori di apparecchiature radio di controllare che i software
> dei propri dispositivi rispettino le norme.
> A prima vista può sembrare ragionevole ma la direttiva ha delle implicazioni
> fortemente negative per i diritti degli utenti, per il Software Libero, per la
> concorrenza leale, per l'innovazione, per l'ambiente e per il volontariato -
> perlopiù senza benefici altrettanto grandi, sfortunatamente.
> 
> Molte organizzazioni e aziende hanno firmato una Dichiarazione Congiunta contro
> la Direttiva per il Blocco degli Apparati Radio  in cui abbiamo formulato
> diverse proposte rivolte alle istituzioni Europee e agli stati membri
> dell'Unione con dei punti concreti per risolvere tali problematiche.
> La direttiva in sintesi
> Nel maggio 2014 il Parlamento Europeo e il Consiglio Europeo hanno approvato la
> Direttiva 2014/53/EU sui dispositivi radio. Gli scopi principali della direttiva
> sono l'armonizzazione delle regolamentazioni esistenti, il miglioramento della
> sicurezza dello spettro radio e la tutela della salute.
> 
> Tutti gli stati membri devono recepire la direttiva nelle loro legislazioni
> nazionali entro il 12 Giugno 2016 con un periodo di transizione di un anno. I
> paesi solitamente hanno un certo margine interpretativo nel processo di
> attuazione.
> La direttiva di per sè non è male e in generale sosteniamo il suo obbiettivo.
> Tuttavia, riguardo alla valutazione di conformità del software, sembra che i
> legislatori abbiano svantaggiato in modo sproporzionato i diritti degli utenti e
> la concorrenza leale.
> 
> Infatti, ad essere interessati dalla normativa sono quasi tutti i dispositivi in
> grado di inviare e ricevere segnali radio (Wifi, reti cellulari, GPS).
> L'articolo 3.3(i) è il punto cruciale: i dispositivi radio devono supportare
> "alcune caratteristiche che impediscono di introdurre un software
> nell'apparecchiatura radio, se non è stata dimostrata la conformità della
> combinazione dell'apparecchiatura radio e del software". Questo implica che i
> produttori di dispositivi radio dovranno valutare la conformità alle normative
> in materia (ad esempio relativamente a frequenza e potenza del segnale) di ogni
> software che può essere utilizzato sui loro dispositivi.
> I pericoli per il Software Libero
> La Direttiva 2014/53/EU sui dispositivi radio avrà ricadute negative sugli
> utenti e sulle aziende. Poichè i produttori di apparecchiature radio dovranno
> controllare il rispetto delle norme da parte di ogni software (Art. 3.3(i)), ci
> aspettiamo che diventi difficile o quasi impossibile per utenti e aziende
> l'utilizzo di software alternativo sui dispositivi acquistati - router,
> cellulari, schede wifi e i portatili che le integrano, o quasi tutti i
> dispositivi dell'internet delle cose (IoT) in futuro.
> 
> Questo, oltre ad essere un onere per i produttori, costituisce anche una
> violazione del diritto a scegliere da parte degli utenti.
> Gli utenti saranno costretti ad usare il software sviluppato dai produttori e
> non potranno più scegliere hardware e software separatamente. Questo aspetto è
> cruciale perchè i software alternativi, sopratutto il Software Libero, spesso
> soddisfano specifici requisiti di sicurezza, caratteristiche tecniche, aderenza
> a standard o determinati requisiti legali.
> 
> Lo status quo erige delle barriere che rendono la vita difficile a quegli utenti
> che vogliono avere pieno controllo del loro software e del loro hardware. Un
> numero crescente di dispositivi usa i segnali radio, fra questi alcuni
> dispositivi sensibili come cellulari, computer, apparecchiature domestiche,
> dispositivi per il collegamento ad internet di utenti domestici e aziende. Per
> il bene della sicurezza e della concorrenza leale dobbiamo permettere che le
> persone siano sempre in grado di scegliere quale software installare sui propri
> dispositivi senza impedimenti aggiuntivi, purchè il software scelto rispetti le
> norme in vigore (vedere il paragrafo sulla sicurezza).
> 
> Gli effetti negativi sono già visibili. Diversi produttori hanno già
> implementato nei loro dispositivi controlli sul software installato. Questi
> controlli sono eseguiti per mezzo di software proprietario integrato e non
> rimovibile, software che non rispetta i diritti degli utenti e la loro richiesta
> di maggior controllo sui propri dispositivi.
> In futuro temiamo l'impiego di controlli più invasivi, in grado non solo di
> controllare il software utilizzato ma anche, ad esempio, l'esatta posizione o il
> comportamento dei propietari. Alla fine sarà sempre più difficile, se non
> impossibile, liberarsi da software che va contro i nostri interessi, come ad
> esempio spiare un utente o un'azienda.
> I pericoli per la concorrenza
> Ci sono molte aziende che dipendono dall'uso di software alternativo e Software
> Libero sui dispositivi radio. Fra questi i WISP (Wireless Internet Sevice
> Provider), gli sviluppatori di sistemi operativi mobile orientati alla sicurezza
> e i programmatori che lavorano a firmware personalizzati o più efficienti su
> determinati hardware preesistenti. Tutti questi soggetti si troverebbero
> svantaggiati nei confronti dei grandi produttori e del loro software pervasivo.
> I software alternativi sono la base dei prodotti di molte aziende e dovremmo
> evitare che vengano penalizzati.
> 
> Ci aspettiamo effetti negativi sopratutto sulle piccole e medie imprese. Primo
> per il pericolo che la conformità del loro software non venga valutata dai
> produttori o quantomeno che venga valutata con grossi ritardi. Secondo a causa
> degli alti costi che le grandi aziende devono sostenere per verificare
> scrupolosamente ogni firmware (vedere citazione 29 all'inizio della direttiva).
> Questo si ripercuoterà negativamente anche sulle startup.
> 
> Dal punto di vista legale ci aspettiamo problemi con le licenze esistenti, ad
> esempio con la licenza GNU GPL. Questa licenza richiede che tutte le parti del
> software vengano rilasciate con la stessa licenza o con una licenza compatibile.
> I produttori che si troveranno a dover includere software propietario potrebbero
> infrangere i termini della licenza GNU GPL. Questo costringerebbe i produttori
> che non possano o non vogliano includere software propietario a riscrivere da
> zero gran parte del codice, cosa che sarebbe impossibile per molte aziende e che
> rappresenterebbe un serio freno allo sviluppo.
> Innovazione, volontariato, sostenibilità
> Se la direttiva entrerà in vigore senza le necessarie eccezioni (vedi sotto)
> avrà effetti negativi sulle condizioni basilari per l'innovazione. Si
> progredisce imparando dagli sviluppi passati e muovendosi verso nuovi percorsi.
> Se tutti i dispositivi per le comunicazioni sono bloccati lo sarà anche una
> enorme parte dell'innovazione.
> 
> Lo stesso vale per iniziative di beneficenza e organizzazioni che dipendono
> dall'uso di software custom sui proprio dispositivi. L'impegno di associazioni
> di volontariato, ad esempio Freifunk, che aiuta le persone bisognose a
> connettersi ad internet, diventerebbe vano o comunque severamente svantaggiato.
> Poichè siamo sicuri che non fosse intenzione delle istituzioni Europee creare
> questi problemi, chiediamo che siano apportate delle modifiche a nostro avviso
> necessarie.
> 
> Inoltre l'uso di software alternativo su dispositivi radio (e non) promuove
> un'economia sostenibile. Ci sono molti dispositivi ancora perfettamente
> funzionanti ma non più aggiornati dai produttori. Nella maggior parte dei casi
> il Software Libero garantisce un periodo di supporto più lungo, ciò evita che
> gli utenti e i clienti debbano dismettere dispositivi elettronici ancora
> funzionanti. Inoltre, questo migliora anche la sicurezza degli utenti dato che
> l'hardware più vecchio continua a ricevere aggiornamenti di sicurezza anche
> dopo che un produttore smette di supportarlo.
> Parliamo di sicurezza
> Siamo a favore dell'obiettivo della direttiva che mira a migliorare la sicurezza
> dei dispositivi radio, ma non a scapito delle libertà dell'utente e della
> sicurezza in altre aree. Primo, installare software alternativo nella
> maggioranza dei casi aiuta a migliorare la sicurezza del dispositivo. Secondo,
> siamo convinti che regolamentazioni così severe non siano necessarie per i
> classici dispositivi consumer con potenza trasmissiva limitata. Terzo, crediamo
> che tali restrizioni tecniche non fermeranno le persone intenzionate a violare
> le norme vigenti in materia di radio frequenze. In particolare i progetti
> firmware del Software Libero sono molto avanzati in termini di misure di
> sicurezza, non ultimo perchè gli errori tecnici vengono risolti rapidamente in
> modo collaborativo e trasparente. Le soluzioni software alternative hanno
> perlopiù cicli di supporto più lunghi di quelli del firmware della casa
> madre.
> 
> Molti progetti di Software Libero che sviluppano firmware per dispositivi
> consumer rispondono alla richiesta di maggior sicurezza e funzionalità in
> genere non presenti nei firmware originali.
> Allo stato attuale la direttiva svaforisce la sicurezza dei dispositivi radio e
> impedisce ad utenti e aziende la scelta di software più sicuro. Se il software
> di un dispositivo violasse realmente le normative sulle radiofrequenze, sarebbe
> molto più efficiente supportare gli autori del software piuttosto che limitare
> l'indipedenza degli utenti su vasta scala.
> Le nostre proposte
> Abbiamo formulato diverse proposte all'Unione Europea e agli Stati Membri. Molte
> organizzazioni e aziende che supportano questi obiettivi hanno firmato una
> Dichiarazione Congiunta contro la Direttiva per il Blocco degli Apparati Radio.
> Invitiamo anche la tua organizzazione o azienda ad esprimere la sua opinione.
> Cosa ci aspettiamo dalle Istituzioni dell'UE
> Chiediamo alla Commissione Europea di adottare atti delegati - come permesso dal
> Parlamento Europeo e dal Consiglio (articolo 44) - che attuino una delle due
> proposte:
> 
>  	fare delle eccezioni per tutto il Software Libero non sviluppato dai
> rispettivi produttori di dispositivi radio ma da altre aziende o individui;
>  	mantenere la responsabilità per le modifiche effettuate al prodotto
> certificato a carico dell'utente e non del produttore. L'utente è già
> responsabile del rispetto delle normative se effettua cambiamenti hardware,
> quelli software non dovrebbero essere trattati diversamente.
> 
> Cosa ci aspettiamo dagli Stati membri dell'UE
> Chediamo ai leglislatori degli Stati membri di:
> 
>  	interpretare le disposizioni della direttiva in modo tale che il Software
> Libero possa essere ancora installato su dispositivi radio senza
> discriminazioni, e che siano salvaguardati i diritti degli utenti. Come indicato
> alla citazione 19 nell'introduzione della direttiva, i fornitori di software di
> terze parti, come i progetti di Software Libero, non dovranno essere
> svantaggiati;
>  	assicurarsi che i piccoli e i medi produttori non siano gravati eccessivamente
> dall'obbligo di valutare la conformità di tutti quanti i software alternativi;
>  	assicurarsi che gli utenti non siano costretti ad installare software non
> libero.
> 
> Fonte: EU Radio Lockdown Directive - Free Software Foundation Europe.
> 
> https://blog.ninux.org/2016/04/26/eu-contro-i-firmware-open-source-fai-sentire-la-tua-voce/
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