[Ninux-Wireless] NodogSplash e Traffic Control

Saverio Proto zioproto a gmail.com
Gio 15 Set 2016 18:07:25 CEST


ma usare:
https://www.relakks.com/

gia lo usavamo al Fusolab anni fa

Saverio

Il 15 set 2016 4:26 PM, "Elena ``of Valhalla''" <valhalla-l a trueelena.org>
ha scritto:

> On 2016-09-14 at 19:16:43 +0200, Michele Salerno wrote:
> > > Un altro caso è bloccare il traffico verso la propria rete privata.
> > > Oppure il traffico che proviene dalla propria rete privata.
> > >
> > Non condivido il pensiero, la mia LAN di Ninux è la LAN che uso in
> > casa, non ho altre LAN separate.
> > Se sul mio pc di casa metto in shared una cartella, tu sull'altro nodo
> > la vedi, se mi fai una scansione con nmap vedi tutti i miei device.
> > A me sta bene così in quanto come me altri nunuxer non credo abbiano
> > spasmi di cracker.
>
> questo mi pare un po' pericoloso: anche io credo che gli altri membri
> della comunità ninux non abbiano intenti malevoli, ma le antenne della
> rete ninux sono comunque aperte a chiunque senza nessuna autenticazione
> (vedi picopeering agreement) e quindi ci si potrebbe collegare chiunque,
> anche non membro della comunità e con intenti malevoli.
>
> Del resto chiunque potrebbe, anche per errore, installare qualcosa che
> disturba, mi viene in mente come esempio assolutamente casuale¹ un
> secondo DHCP, magari che fornisce dati sbagliati. Già quello mi pare un
> buon motivo per tenere separate le due reti.
>
> ¹ tipo mi è successo stamattina sulla rete di casa :)
>
> > > Filtrare il traffico è BRUTTO, per il semplice motovo che vi prendete
> la
> > > responsabilità dei pacchetti che passano sul voltro nodo.
> > >
> > Sto concetto non mi è chiaro:
> > Se metto una Ubiquiti Bullet M2 con una antenna omnidirezionale da 150
> > cm sul mio tetto senza password, io sono SEMPRE responsabile di ogni
> > pacchetto che transita dal mio router verso Internet. [...]
>
> questo vale qualunque sia la fonte di quel traffico, sia che arrivi da
> un hotspot sul tuo tetto che dalla rete ninux, ed è un rischio che ci si
> prende nel momento in cui si decide di condividere la propria
> connessione ad internet casalinga.
>
> Poi è probabile che il tribunale dichiari innocenti del reato commesso
> (ma a seconda di come si son svegliati negli ultimi mesi i legislatori
> potrebbe essere tornato illecito fornire accesso ad internet senza
> identificare gli utenti), ma in ogni caso nel frattempo la polizia è
> arrivata e l'indagine è partita dal titolare del contratto.
>
> Per questo i filtri non servono a molto: ci sono tantissimi reati che è
> possibile commettere senza essere bloccati dalle solite blacklist.
>
> Che io sappia, l'unico vero modo per non correre questo rischio è che a
> condividere la connessione non sia un privato, ma un'entità legale che
> goda delle opportune protezioni di legge ad esempio perché considerabile
> ISP.
>
> > > Oltretutto filtrare è oneroso in termini di risorse.
> > > Esistono delle librerie (opencv). che trovano facce in un immagine, o
> targe
> > > di auto, oppure GATTINI, [...]
> > > Per filtrare i pacchetti in maniera efficente il vostro nodo deve
> girare su
> > > di un vero computer con prestazioni adeguate.
> > E' un discorso un po' eccessivo!
>
> beh, filtrare con una manciatina di blacklist non occupa molte risorse,
> ma è anche estremamente inefficace e lascia passare numerosi contenuti
> che si vorrebbero fermare.
>
> filtrare con sistemi più sofisticati come quelli citati qui sopra occupa
> molte più risorse, è più efficace nel senso che blocca molte più cose,
> ma di solito causa anche molti più falsi positivi, censurando anche
> contenuti particolarmente sensibili ed importanti (vedi l'approccio
> facebook).
>
> > > Filtrare è oneroso in termini legali. [...]
> > Qualsiasi cosa che transita sulla linea ADSL l'unico responsabile
> > SEMPRE è chi ha sottoscritto l'abbonamento ADSL.
>
> in teoria la responsabilità dei reati è personale (poi come tutto ciò
> che è correlato coi diritti umani ultimamente si tende un po' a trovare
> eccezioni).
>
> Chi ha sottoscritto l'abbonamento ADSL è di sicuro il primo punto da cui
> partono eventuali indagini, e probabilmente è legalmente tenuto a fare
> il possibile per aiutarle ed aiutare ad identificare il responsabile.
>
> Fino a dove questa responsabilità arrivi non è chiarissimo, e non è
> assurdo pensare che a chi fornisce un accesso pesantemente filtrato e
> censurato possa essere chiesto di fare di più in tale senso.
>
> > [...]
> > Le AP non hanno un DHCP attivo sulla BackBone e chi si collega tra
> > virgolette lo conosco in quanto un altro ninuxer.
>
> beh, ma l'assenza di un DHCP non è un vero ostacolo per collegarsi ad
> una rete: un'occhiata in giro (magari anche al traffico) e le
> impostazioni si trovano.
>
> soprattutto se si hanno già intenzioni illegali, e quindi pochi
> scrupoli.
>
> > [...]
> > Mr. XX (Bean lo conosco) seduto sulla panchina vede un sid aperto
> > "hotpost ninux", si collega....si apre il browser con una splashpage
> > che spiega in breve cosa è Ninux, dice che la navigazione è limitata
> > solo ed esclusivamente per la Posta e Web tradizionale (wikipedia,
> > facebook, google, etc...). Quando clicca su ACCETTA viene indirizzato
> > sul sito http://basilicata.ninux.org/
>
> e con questo ha a disposizione le risorse per commettere tutta una serie
> di reati, dall'inviare mail truffaldine (a singole persone, non
> necessariamente l'invio iniziale di massa) ad harrasment / stalking ecc.
>
> in compenso, visto che hai intenzione di effettuare anche censura di
> attività che sarebbero legali (porno), a seconda delle blacklist usate
> potrebbero non avere accesso a numerosi contenuti correlati alla salute.
>
> Non sei fornitore di accesso, e quindi hai tutto il diritto di censurare
> quello che vuoi, ma secondo me non è un metodo efficace per i tuoi
> obiettivi e per contro ti pone in una posizione moralmente opinabile.
>
> > Dopo 30 min di inattività vieni disconnesso, dopo 2 ore di attività
> > idem...non devi "lavorare" con la mia ADSL...per modo di dire!
>
> Dopodiché uno cambia mac address e si ricollega, giusto?
>
> > [...]
> > Lo scopo è solo quello della promozione di Ninux dando un semplice,
> > banale accesso ad internet ma prevenire e tutelare chi mette il
> > servizio a disposizione di sconosciuti, negando al 100% l'accesso alla
> > rete Ninux perchè deve essere tutelata anche quella da sconosciuti.
>
> ma la rete ninux per sua natura è già aperta verso sconosciuti
>
> --
> Elena ``of Valhalla''
> _______________________________________________
> Wireless mailing list
> Wireless a ml.ninux.org
> http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
>
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