[IuliiNet] ci serve un associazione o qualcosa di simile?

Simone Marzona simone.marzona at carnialug.net
Thu Apr 4 13:37:40 CEST 2013


Ciao a tutta al lista,

On Thu, 2013-04-04 at 10:38 +0200, Luca Postregna wrote:
> 
> 
> che ne pensate? io non ne sono mai stato molto convinto della
> necessità. 

ne ho costituita più di una, ed il tema è sempre d'attualità. Per quella
che è la mia esperienza diretta, al di là degli eventuali vincoli di
legge, i vantaggi sono:

- possibilità di accedere a locali in affitto, presso altri enti: molto
spesso il richiedente deve essere un'entità formale definita: società,
onlus, associazione e via discorrendo.. 
- possibilità di avere accesso a finanziamenti/agevolazioni
- possibilità di gestire del denaro tramite donazioni/sponsorizzazioni
- possibilità di riscuotere delle quote associative
- maggiore trasparenza: il "gruppo" si da dei fini e un regolamento che
descrive chi può far parte dell'associazione e chi no, quindi puoi
allontanare delle persone che non rispettano il regolamento.
- concettualmente se il gruppo inizia ad avere delle proprietà, di
oggetti o di denari, è coerente che il gruppo come entità sia veramente
il proprietario, cioè il direttivo dell'associazione o un'incaricato.
Senza associazione, o qualcosa di simile, la proprietà è di un individuo
che può decidere di disporre di queste risorse in modo incondizionato ed
insindacabile.

Mentre gli svantaggi sono:

- un minimo di burocrazia (Verbali, atti costitutivi, regolamenti
interni, fini dichiarati e via discorrendo..)
- gestione minimale di un "bilancio": se entrano dei soldi è auspicabile
tracciarne il loro cammino in qualche modo.. se hai molti soci paganti o
se ricevi x mila euro di donazioni magari vuoi rendicontarne la
destinazione, se non altro per usare questo come argomento per cercare
altri sponsor...
- dovresti avere un indirizzo dell'associazione
- sciogliere un associazione è meno immediato di quel che potrebbe
sembrare, dipende dal regolamento che ti sei deliberato al primo punto.
Se ci sono soldi o proprietà è sempre bene formalizzare le cose almeno
un po', ma questo richiede un minimo di impegno.
- il presidente dell'associazione è responsabile civilmente mi pare
dell'operato dell'associazione stessa. Nel caso di un gruppo "generico",
lo è il singolo personalmente...

Solo per citarne alcuni..

in generale, se il gruppo è abbastanza persistente, maturo e stabile nel
tempo, farlo diventare un'associazione dandosi delle regole non è un
errore. Tuttavia per ridurre le zavorre, valuterei, ammesso che non sia
già stato fatto, se un'associazione con finalità almeno compatibili con
le vostre è disposta ad accogliervi lasciandovi poi sviluppare come
"progetto autonomo", o qualcosa di simile. Ne ereditereste tutta la
parte burocratico-formale e manterreste la vostra libertà di finalità e
di operatività, magari godendo dei servizi offerti dall'associazione
ospitante. 
Sarebbe tutto tempo, quindi risorse, guadagnato per perseguire il vostro
fine. Inoltre, in questo contesto, il gruppo complessivo si estende per
acquisizione e diventa più semplice accedere a finanziamenti e locali
offerti dai comuni. Spesso infatti la quantità di soci è uno dei
parametri di valutazione in riferimento alle varie graduatorie etc...

Tutto IMHO, naturalmente...
ciao
-- 
Simone Marzona

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