[ninux-not-wireless] Dal software libero ad una società libera

Silvano silvanogz at gmail.com
Sun May 5 14:52:37 CEST 2013


Senza arrivare al forte concetto di libertà del free software, resta 
chiaro che il metodo open source è più efficiente della chiusura dei 
prodotti e del proprio operato, in cui stimolo principale è la 
competizione e il far crescere i profitti. L'economia di oggi, non è 
solo in conflitto con l'ottimizzazione dei lavori e della produzione, ma 
è anche in conflitto con l'ambiente ed è di fronte alla saturazione del 
mercato (alla quale stiamo assistendo, da cui una crescente 
disoccupazione) non conosce altra via se non quella classica di 
espandere il mercato, ma ormai l'economia è globale e non possiamo 
avviare un nuovo commercio con Marte...

Io credo che c'è una seria possibilità che qualcosa di radicale venga 
rivisto nell'economia e l'open source potrebbe trovare spazio in ambiti 
che ancora non si sono spinti oltre alla cultura libera (che è già un 
passo notevole, ma non concluso).

Il 05/05/2013 01:56, Michele Favara Pedarsi ha scritto:
> Naaaa, non mi piace quella licenza: c'e' una sola F nel nome. Senti
> FSF come suona bene; per non parlare di EFF ... Fuck the Shittin'
> Fuckers... Excruciate the Fuckin' Fuckers... con una F sola non puoi
> fottere i fottenti, quindi niente trenino dell'amore, niente
> sodogormiti, niente continuum spaziotemporale, l'universo si
> disintegra all'istante in un Big Crunch. E la Terra torna finalmente
> ad essere piatta.
>
> Il 05 maggio 2013 05:48, Luca Cappelletti <luca.cappelletti at gmail.com>
> ha scritto:
>> 2013/5/4 Silvano <silvanogz at gmail.com>
>>> Sono interessato ad approfondire questi temi. C'è qualcun altro qui?
>>>
>> non penso
>> fai quel cazzo che ti pare:
>>
>> http://www.wtfpl.net/txt/copying/
>>
>> sei ancora lontano dalla libertà ma la puoi usare dentro Alcatraz



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