[Ninux-Calabria] gli upgrade della domenica

Giuseppe De Marco demarcog83 a gmail.com
Lun 20 Apr 2015 03:45:01 CEST


Il 19 aprile 2015 23:36, lipos <lipos a ymail.com> ha scritto:
>
> -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
> Hash: SHA1
>
> Prendo nota del fatto che anche per 10 secondi di down devo dare
> comunicazioni... e che cambiare poe significa "fare lavori".

Purtroppo e per fortuna,
avere qualcosa in comune significa considerare gli altri alla pari di
noi stessi.
Ciò che ci interessa non è ciò che è giusto o sbagliato fare sul
proprio tetto, ciò che è leggittimo, giustificabile o meno sulla
nostra scrivania ma tenere presente che ogni nodo ha veramente bisogno
di sapere cosa sta succendendo sul segmento di rete di proprio
interesse. Veramente bisogno.

Se un nodo, specie se non è ferratissimo dal punto di vista tecnico,
non riesce ad orientarsi e a capire cosa sta succedendo riduce
progressivamente la fiducia sull' intera infrastruttura. Per noi
significa perdità di credibilità della nostra comunità, impoverimento
della qualità delle relazioni interpersonali. Chi siamo ? Un Wisp ?

Assolutamente non lo siamo, formalmente non diamo garanzie nè
assistenza, niente di tutto questo è dovuto ma rapporti, relazioni,
che costituiscono fiducia e senso di appartenenza. Si parla di
reciprocità nel quotidiano e non dei fascinosi ideali sulle passarelle
dei siti, dei workshop, dei seminari e degli incontri nazionali.

Non serve conoscere a memoria il routing, l'associazione al ssid,  il
tunnel, piuttosto basta essere informati se qualcosa che succede, o
può succedere, potrebbe influenzare il nostro nodo direttamente o
indirettamente, motivo per il quale non abbiamo alcun controllo perchè
all'infuori del nostro raggio di azione diretto. Se un nodo si sente
"alienato" a qualcosa sul quale non ha alcun orientamento pratico
succede che quello che abbiamo costruito vale meno, perde credito ai
suoi occhi e alla percezione che abbiamo di noi stessi attraverso di
lui.

Sul poe non ci sono dubbi, è stato utile sperimentare ma il problema
era che le interfacce erano invertite, olsr non comunicava
correttamente e un cavo difettoso ha esasperato ancora di più le cose.
Il problema non è il fatto che le informazioni giungano come ladre,
dietro le quinte, ma che queste non giungano affatto sui canali dove
dovremmo comunicarle e condividerle. Ancora di più mi preoccupa la
rivendicazione degli spazi privati di sperimentazione come difesa di
un inoppugnabile diritto personale, questo è pericoloso perchè
antepone i gusti e le momentanee esigenze individuali all'equilibrio e
alla credibilità degli spazi comuni. Ci sono inoltre due
considerazioni:

1. Si può sperimentare senza destabilizzare: per ogni esperimento
"personale" ho sistemato un router nuovo o, ove necessario, una
antenna nuova e mi sono tolto ogni sfizio con la speranza di non
distorcere in alcun modo le attività altrui, semplicemente dividendo
le cose per non dare disagio e non "escludere" nessuno. Il "non dover
dare spiegazioni", poi, è il naturale effetto di una buona pratica e
non un principio incontestabile con il quale difendersi a cose
avvenute.

2. Il fatto che si parli del poe significa che ci sono ancora delle
informazioni che non hai reputato importante riferire in lista, le
reali problematiche tecniche che hanno caratterizzato questo episodio.
La cosa mi fà pensare che i panni sporchi si lavino in famiglia quando
alla fine nessuno può contestare l'unica cosa incontestabile nella
nostra rete: la trasparenza, argomento della presente.

Può succedere e non voglio scocciare e stancarvi con la mia posizione
ma credo opportuno riferire, quì dinanzi a voi tutti, che dire "non
siamo un wisp" viene tradotto, a chi "vive" le altrui sperimentazioni,
come:

"se a qualcuno va di fare qualcosa potrei ricaderci io, non posso
farci niente e non posso nemmeno esprimere dubbi sull' altrui operato
perchè chi sperimenta, per il solo fatto di sperimentare, rivendica
ragione su tutto e tutti".

Suona un pò come un soldato che se prova un fucile nuovo, o prova una
modifica al mirino o al caricatore, può sparare dove e come vuole, non
importa a chi a cosa, perchè sperimenta e purchè lo faccia; o a una
orchestra che suona senza tempo, spartito, portamento ma insieme senza
insieme. Questo snatura i riferimenti delle cose, il soldato cessa di
essere tale e l' orchestra di fare musica.

Un'ultima cosa:
Adesso si usa telegraph per comunicare "a stretto giro" gli interventi
tecnici, un giorno avremmo potuto o potremo usare facebook, twitter o
chissà cosaltro al gusto personale del momento. Si parlava, la scorsa
riunione, di fare un'altra mailing list... Come un must-have.

Io rifletto, attualmente, sulla sostanziale differenza tra l'avere e
il fare, perchè si può fare, e meglio, senza tutta avere questa roba
che spesso pare fine a se stessa. Caro super-nodo, hai soltanto un
nodo associato, basta uno squillo o un sms, a te serve esprimere
direttamente la cura dei nodi a te riferiti, per il quale sei
riferimento diretto e per il quale sarebbe bello godere e ricevere
massima fiducia.

Scusate se sono prolisso, purtroppo quando mi viene detto come mi è
stato detto "ti sei fatto un wisp e noi non siamo un wisp" ho bisogno
di mettere in chiaro tutti, proprio tutti, gli aspetti che ritengo
importanti. Pertanto, e concludo:

Alle volte si rischia di pensare ai "tunnel" di Capizzanux come una
zona ai limiti.
Sappiate che io sto mettendo in comune un mio bene, la rete di casa
mia, dividendo costi e benefici, dimostrando una pratica concreta di
consumo critico e condivisione materiale e concreta, non solo ideale.

La lungaggine della presente è dovuta, infatti, al fatto che si pensa
che "peppelinux" rompa le scatole perchè le altrui sperimentazioni non
fanno funzionare i suoi tunnel. Vi ribadisco con estremo rigore e
onestà intellettuale, seppur non senza l' imbarazzo della prolissità e
della ripetitività , che i tunnel:

1. sono di chi li usa e non miei.
2, sono espressione diretta di un servizio ampiamente condiviso
3. sono riconosciuti come utili e necessari per chi crede in una forma
di consumo sostanziale della rete
4. rappresentano nella pratica quotidinana un caso tangibile di
potenziale di rete concretizzato
5. sono l'esempio più pratico e popolare per esemplificare il
potenziale della rete per mezzo della soddisfazione di esigenze
materiali quotidiane, individualmente e pluralmente percepibili

Se la presente fa nascere in chi legge un ostentato senso di fastidio
e rivalsa, a lui dico di stare attento perchè la calabresità è simile
alla disobbedienza e alla testardaggine dell' asino.

io ho fatto il reset, sono più fresco di prima e non voglio
l'imbarazzo di nessuno, vi chiedo soltanto di evitare di fare i soliti
riferimenti a "Wisp e rotture di scatole" perchè il problema non è il
tunnel di capizzanux ma la concretezza della nostra rete come
edificazione e rispetto di uno spazio comune, zona al limite per
ogni...

A domani ninux calabria,
G



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