[Ninux-Calabria] morte della rocket su NewSpig, reboot ninux Cosenza

Stefano De Carlo stefanauss a gmail.com
Mer 5 Lug 2017 00:43:08 CEST


Il 04/07/2017 13:17, Giuseppe De Marco ha scritto:
> Scarsità di dialogo, probabilmente i troppi canali di comunicazione
> creano dispersione e disorientamento. [...]
> Un'unico canale ufficiale, fruibile via web tramite social-auth
> sarebbe l'ideale [...]
>
> dobbiamo guardare tutti nello stesso posto (inteso come strumento di
> comunicazione) senza il dubbio di "chissà dove dovrò andarmelo a
> cercare...vabè, lasciamo perdere". [...]
>
> Se ci sono manutenzioni io scrivo in ML, tizio su telegram, caio su
> Facebook, carmine sul Blog.
>
> Insomma dovremmo affrontare questo passaggio a livello nazionale,
> sarebbe meglio.

Ohi Pè, la discussione a livello nazionale sui mezzi di comunicazione
Ninux.org è bella che iniziata da tempo.
Nel corso di questi mesi sono stati creati nuovi canali, assegnando ad
alcuni alcuni scopi (ad esempio: IRC nazionale per i meeting multi-isola
decisionali, telegram come primo consiglio per i niubbi, gruppi di
lavoro telegram su sottoprogetti), sono stati creati i primi bridge tra
più strumenti per consentire di minimizzare il "dover scegliere" e avere
il meglio di più mondi.

Insomma, se ne sono dette e fatte di cose e altre ancora se ne
penseranno/faranno. Prevedibilmente, parte della conversazione si sta
volgendo sui nuovi luoghi, con nuove modalità, con persone diverse. Io
in questa conversazione ti ho sentito poco o nulla, e questo anche
quando è passata sui canali da te preferiti. Non lo so perché, ma di
certo, come hai detto tu, non è colpa di nessuno.

So che tu sei un sostenitore della "ML come diarietto di bordo di questo
viaggio". Io ora non ti posso sintetizzare mesi di argomentazioni
locali, regionali, nazionali portate avanti a strappi su più mezzi, ma
da quello che ho visto, il periodo del "guardiamo tutti nello stesso
posto" se n'è andato e difficilmente tornerà, perché ci sono esigenze e
priorità che sembrano superare, per esempio, la frammentarietà delle
informazioni.

Io comunque non ci sto se la frammentarietà del dialogo passa come
scarsità di dialogo, per due ragioni:

* la frammentarietà del dialogo è un problema di mezzi su cui si svolge,
mentre la scarsità di dialogo è un problema tra persone.
* se il dialogo è stato scarso, invalida implicitamente le conclusioni
di quel dialogo.

> Ogni considerazione è
> necessario inquadrarla formalmente come proposta e non come decisione
> già presa e insovvertibile, chi è sensibile alla democrazia potrebbe
> sentirsi oltraggiato.

Peppe, il nuovo Accordo di Peering lo abbiamo presentato "formalmente,
come proposta" mesi fa, dopo aver specificato ancora più mesi addietro
che volevamo "nero su bianco" nuovi modi di fare rete di cui si stava
parlando da... altri mesi, su ogni genere di canale. Lista inclusa,
niente babilonia 2.0.

Abbiamo implorato per del feedback, per mail, dal vivo, a voce, in chat.
C'è chi non ha risposto in tutti questi mesi! Anzi: c'è chi ha preferito
uscire dalla rete piuttosto che affrontare questi problemi! Anzi2:
Alcuni nodi cosentini ancora non sono raggiungibili tramite nessun
canale 1.0 o 2.0! Chi ha voluto dire la sua ha potuto farlo facilmente.

Di cosa stiamo parlando? A che punto chi ha avuto la voglia di
partecipare al dialogo può finalmente azionarsi sulla base dell'output
di quel dialogo? Possibilmente senza oltraggiare nessuno?

Grazie graziella che un discorso fatto a 10 voci è più sano e proficuo
di un discorso fatto a 3 voci, ma se 7 cristiani fanno 7 mesi di scena
muta, c'ammi fa?

> C'è un'altra cosa importante, la soluzione (o la medicina) funziona
> solo una volta, ovvero un cambio di rotta/organizzazione/contromisura
> funziona solo per un periodo di tempo ristretto.

Se tu hai ragione, e ce l'hai, non si potrà fare altro che continuare a
trovare soluzioni collaborative ai problemi di volta in volta nuovi o
diversi.
Adesso siamo ad uno step decisionale, ci terremo la soluzione trovata
collaborativamente fin quando non funzionerà più e si itererà.
L'accordo ha un versioning proprio per questo.
A meno che non mi illustri qualche cosa che nella nostra isola è
considerata immutabile, e da chi, la tua precisazione qui non so che
scopo serva.

> Il coordinamento è un metodo, è solo questione di metodo, può essere
> anche imperfetto ma la volontà di applicarlo credo che sia vitale in
> ordine di importanza. Da questo metodo otterremmo la trasparenza e da
> questa la fiducia, non sono bruscolini.

Pè, è molto importante che tu, se pensi che chi ha discusso e redatto
queste prime versioni dell'accordo non è stato trasparente e/o non tu
non provi fiducia verso questi altri ninuxer, lo dica esplicitamente.
Poi proveremo a riavvicinarci a partire da questo.

Ma non mettiamoci a parlare di metodi decisionali e mezzi di
comunicazione se il problema di fondo è quello di trasparenza e fiducia.
Risolviamo se possibile prima quello, perché è tutto un altro paio di
maniche che non c'entra nulla con telegram o PPA. Se ci sono invece
possiamo buttarci su tutto il resto.

> Un canale di comunicazione per le decisioni, per i confronti, per la
> manutenzione, per l'ufficialità e l'univocità organizzativa che il
> progetto richiede.

potremmo proporre, arbitrariamente, di scegliere un canale unico per le
decisioni, i confronti finalizzati ad una decisione, la manutenzione
programmata e in generale l'ufficialità.

Come ti dicevo sopra, non credo sia fattibile scegliere un canale unico
per tutti i confronti perché dalla discussione e esperienza nazionale
sta già emerso che canali diversi hanno un discreto successo e
attraggono tipi nuovi, diversi di ninuxer. Ci sono, cioè, esigenze diverse.

Ma per poter passare questa proposta, va abbandonata la forma mentis per
cui le conversazioni che si svolgono su canali diversi da quelli che uno
frequenta sono conversazioni di serie b, sospette, sottobanco, o
qualsiasi altra cosa.


> Altre tipologie di contributori potevano promuovere l'iniziativa ma in
> questo momento, questa possibilità, è stata soppressa [...] Siamo
> alla ricerca di persone ai nostri livelli tecnici: non ce ne saranno e
> se ce ne saranno è veramente difficile che insieme alle competenze
> tecniche abbiano anche capacità politiche e sociali tali da
> giustificare e guidare le ambizioni del nostro progetto.
>
> [...] la materia che trattiamo è
> troppo complessa per avanzare pretese sugli altri. Posso comprendere e
> giustificare che la rete andrà a selezionare, naturalmente, solo
> alcune personalità e che l'epoca della "rete per le persone" è
> terminata,[...]
>
> Questo per me è l'unico strappo, la presa di coscienza in termini di
> sostenibilità dell'opera.

Non è una questione di qualsiasi livello tecnico.
Quello che stiamo facendo è definire la community che vogliamo, perchè
non possiamo continuare ad usare il termine "community" come jolly e far
finta che ogni genere di persone e priorità possano farne parte.

L'intero punto di questo nuovo accordo è definire delle "regole del
gioco" che possano dare un futuro a questa rete, la sostenibilità di cui
parlavi. La community a quel punto si selezionerà da sola, perché sarà
la rete delle persone che capiscono e accettano queste priorità.

Non si può parlare in nessun caso di selezione di personalità perché non
stiamo impedendo a nessuno di partecipare a questo processo, ma nemmeno
possiamo costringere chi non ne vuole sapere a farlo.


> Essere giunti alla sottoscrizione di un
> accordo è forse utile, oppure è in netto contrasto con l'informalità
> generale che caratterizza ninux.org

Dalle discussioni avute sembra che l'informalità sia quasi sempre nemica
della sostenibilità che cerchiamo, ma come tutto il resto, discutiamone.

Considerando che
- una discussione nazionale sui mezzi di comunicazione ninux già c'è
- in ogni caso non è contatti il posto adatto ad averla

non includerò contatti nei successivi messaggi, a meno che ovviamente
non intervenga qualcuno.

Stefanauss.




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