[ninux-not-wireless] Le microbatterie che si ricaricano in pochi secondi

Michele Favara Pedarsi mfp at meganetwork.org
Fri Apr 26 01:07:56 CEST 2013


Si ma... hai letto di cosa sono fatte? Anodo (o catodo) e' di cromo-oro ...
tra costo, tossicità e inquinamento difficilmente arriveranno così come
sono in mano a chiunque... o trovano qualcosa di alternativo o rimarranno
per sole applicazioni di nicchia (salvavita&militare;
peacemaker&microdronispia).


Il giorno 25 aprile 2013 13:57, LuX <lux at ninux.org> ha scritto:

> Le microbatterie che si ricaricano in pochi secondi
>
> [image: microbatteria]
>
> *«È un modo completamente nuovo di pensare alle batterie. Una batteria
> può fornire molta più potenza di qualunque cosa si sia mai realizzato prima»
> *: a parlare così è William King, professore dell'Università dell'Illinois<http://link/19464>,
> il quale ha ideato un nuovo tipo di batterie al litio.
>
> Allo stato attuale, occorre scegliere tra potenza ed energia: se occorre
> molta potenza, si potrà utilizzare qualcosa - come un condensatore - in
> grado di fornirne in quantità ma per tempi limitati; viceversa, se serve
> molta energia si può utilizzare una batteria che ne fornisca a lungo, ma
> senza poter raggiungere potenze elevate.
>
> Le batterie progettate da King e dal suo team permettono di ottenere l'una
> e l'altra; inoltre, a parità di capacità sono molto più piccole di quelle
> attuali.
>
> Cuore della novità è la microstruttura interna, che è tridimensionale;
> basandosi sul progetto di un catodo (polo positivo) a ricarica rapida
> sviluppato dal professor Paul Braun, King ha sviluppato un anodo<http://util/extlink/cerca.php?q=anodo>(polo negativo) che lavorasse in coppia con esso e un nuovo modo di
> integrare i due componenti.
>
> *«Gli elettrodi della batteria hanno delle piccole "dita" intrecciate che
> si intersecano»* ha raccontato il professor King alla BBC. *«Ciò ha due
> conseguenze: ci permette di realizzare una batteria che ha una superficie
> molto ampia nonostante il volume complessivo sia molto piccolo; inoltre
> avvicina di molto le due metà della batteria, così gli ioni e gli elettroni
> non devono viaggiare lontano. Avendo ridotto la distanza del flusso degli
> elettroni e degli ioni possiamo ottenere energia molto più velocemente»*.
>
> Il risultato è dunque una batteria che si carica 1.000 volte più in fretta
> rispetto alle alternative e che permette di realizzare dispositivi 30 volte
> più piccoli, oppure di inviare segnali radio 30 volte più lontano.
>
> *«Ogni tipo di dispositivo elettrico»* - spiega King - *«è limitato dalle
> dimensioni della batteria. Prendiamo per esempio i dispositivi o gli
> impianti medici personali, nei quali la batteria è un grosso mattone
> connesso e componenti elettronici minuscoli e fili sottili. Adesso anche la
> batteria è sottile»*.
>
> *«Si può sostituire la batteria dell'auto con una delle nostre batterie e
> questa sarebbe 10 volte più piccola o 10 volte più potente. Con questo
> concetto in mente si potrebbe avviare un'auto con la batteria del cellulare»
> *.
>
> Ora che la strada è stata tracciata, i ricercatori stanno lavorando per
> integrare le batterie con gli altri componenti elettronici e alla
> possibilità di una produzione su scala industriale prevenendo eventuali
> problemi di sicurezza.
>
>
> Fonte: http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=19131&boxone=3
>
> --
> LuX
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