[Ninux-Wireless] 10 km in wi-fi con il linksys + 3 watt, parabola, direttiva ed un traliccio e 3 ms per un ping

paolo delbene id3rfix a gmail.com
Sab 27 Giu 2009 22:29:33 CEST


con quello che aveva fatto l'impianto da 10 km, facevo vedere solo come si
era organizzato e che aveva fatto un lavoro di precisione, questo invece
farà pure 76 km, ma un lavoro così fatto in condizioni critiche non l'ho mai
visto, forse se avesse fatto un impianto anche di 10 mt, anzichè una
situazione arrangiata alla meglio, avrebbe ottenuto
risultati migliori.

mi dispiace ma su queste frequenze le cose vanno fatte nel modo più preciso
possibile, altrimenti non funziona niente, dunque perchè fare un lavoro poco
pulito, quando si può fare qualcosa disemi professionale ?

Se ho ben capito chi ha girato il video, dovrebbe stare in Brasile, solo che
li c'è una morfologia ed in Italia un'altra quindi cambia tutto.

ecco perchè si fanno impianti alti e si mettono cavi di alta qualità ed
antenne ad alto guadagno, perchè intanto ci troviamo nelle città dove ci
sono i palazzi  e se ben ci va, ci ritroviamo con 8 piani, io per fortuna
solo 4 e sono al pian terreno.

inoltre non è che si può andare in un altro quartiere e dire alla gente che
vive nelle palazzine, scusate, dobbiamo abbattere 4 piani perchè altrimenti
non passa il segnale del wi-fi, quindi 40 mt per un traliccio sono la cosa
migliore, considerando che se mi affaccio dalla terrazza condominiale di
casa mia vedo l'ex Gazometro (Ostiense a 2.5 km in linea retta).

sarebbe bello scarpinarsi l'ex Gazometro ed andare a mettere qualche access
point la sopra :-)

altra cosa, ammesso e non concesso che invece di trovarci nelle città ci
troviamo in realtà agricole non è che possiamo disboscare le campagne oppure
spianare gli Appennini e lo Dolomiti (patrimonio mondiale) per far passare
il wi-fi, bisogna sfruttare la morfologia del territorio che abbiamo.

io sia in 70 cm  che in 2 mt ascolto e parlo con radioamatori che sono in
Corsica e ciò mi è capitato sia d'estate che di inverno.

i migliori  collegamenti radioamatoriali effettuati prima in FM poi in SSB
in banda 2 mt, di inverno e d'estate hanno dato prova che si riesce a
parlare con radioamatori di Termini Imerese, Alcamo e le potenze in uso sono
sui 30-50 watt, considerando che tali collegamenti normalmente richiedono
l'uso di antenne direttive.

sfido chiunque a mettere su una ground plane di 6 metri e 30 cm con 12 db in
Vhf e 9 in Uhf, con le seguenti caratteristiche 5/8 \3  in Vhf, 5/8 \9 in
Uhf e con un massimo carico di 200 watt mai raggiunto, ma semplicemente
usando le potente erogate dai trasmettitori senza nessun impiego di
amplificatori di potenza.

dunque se gli amplificatori di potenza servono solo ad erogare più potenza e
far girar prima il contatore elettrico, l'energia prodotta dovrebbe farci
ascoltare ovunque, ma questo vale al massimo per la banda dei 6 mt.

le migliori distanze sono percorse delle bande ULF, VLF, HF.

a partire dalla banda dei 6mt che io ritengo delle VHF intermedie fra le HF
e le verie e proprie VHF 144 Mhz, la direttività di un segnale inzia a
diventare una caccia al tesoro.

Dunque è maggiormente apprezzabile chi si da da fare per farsi ascoltare in
2 mt, 70 cm, 23 cm, 13 cm, .... piuttosto che le HF, ma non perchè in HFnon
ci siano persone competenti, anzi sarà pure così, ma perchè le HF sono
troppo facili.

E' bello averle, ma diciamocele veramente le cose volete fare un pile up, un
DX, ebbene fatelo prima in HF e guardate quanto è impegnativo, vedendo che
c'è prima un corrispondente che registra il tuo nominativo, poi ti fa venire
avanti e si può andare avanti così anche per ore finchè c'è propagazione e
con il calare del sole la situazione inizia a farsi sempre più critica su
alcune bande che sono maggiormenti difficili da impiegare la notte.

Chi ci riesce a starci per lunghe ore senza perdere il corrispondente, lo si
può definre a tutti gli effetti una stazione radioamatoriale che si fa
ascoltare da una parte all'altra della terra.

Non si può dire altrettanto delle VHF, UHF... dove per propagare un segnale
radio, si può impiegare tutta la potenza che volete, ma se non c'è un minimo
di apertura, non si effettuerà alcun collegamento.

A confronto le HF  e le VHF, UHF risultano essere maggiormente facili da
usare anche con un minimo di propagazione.

Non si può dire altrettanto per le VHF e UHF, al massimo ci si riesce a
farsi ascoltare nella propria regione ovviamente senza ricorrere a ponti
radioamaotriali e al link nazionale altrimenti non c'è il gioco, sarebbe
come barare.

Ma posso dirvi per esperienza diretta che in VHF e di collegamenti in SSB ne
ho fatti differnti, non si ha l stessa ed identica stabilità che c'è nelle
HF e quindi il QSO ovvero la chiacchierata, i rapporti che vengono forniti
fra radioamaotori sulle loro modulazioni e sulla robustezza del segnale deve
essere telegrafica (veloce).

In HF invece c'è gente che si appollaia sulla frequenza di chiamata generale
e si fa le sue chiacchierate come se stesse al cellulare con un amico
fregandosene del fatto che ci sono altre persone che vorrebbero sfruttare
quella frequenza per chiamare il corrispondente ed eventualmente dirgli di
spostarsi di frequenza per poter parlare.

In Vhf ciò è più difficile che succeda no ntanto per il poco traffico in
banda laterale SSB, quanto per il fatto che coloro che operano in VHF in
modalità SSB, guarda caso, appena fanno chiamata verso coloro che ascoltano
o si fanno dare un rapporto di segnale e terminano li andando in cerca di
qualcosa di più impegnativo da poter raggiungere a livello nazionale oppure
si spostano con l'operato su un'altra frequenza senza rompere le scatole
alla frequenza di chiamata generale dove invece sono tutti in ascolto.

Infatti una vecchia regola della CB Citizen Band, vuole che prima di far
chiamata veros qualcuno si ascolti se non c'è qualcuno che già la sta
impegnando, appena smetterà potrà fare chiamata e poi spostarsi su un'altra
frequenza.

Per alcuni non c'è nulla di affascinante in tutto ciò perchè si soffermano a
guardare la strumentazione che è in possesso delle persone, senza capire che
non sono lee strumentazioni a fare il radioamatore, ma bensì la sua bravura
a saper operare.

Io invece ritengo tutto ciò altamente affascinante perchè si entra in
contatto con radioamatori di ogni parte del mondo e c'è modo anche di poter
conoscere ragazze che svolgono la medesima attività radioamatoriale.

Anzi il caso ha voluto che differenti persone nel mondo si siano sposate
perchè avevano un interesse comune e ciò è avvenuto anche da noi in Italia.
:-)

saluti paolo iw0fzw
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