[Ninux-Wireless] Presentazione piu' richiesta info EIRP

federico la morgia super_treje a hotmail.com
Mar 1 Apr 2014 22:44:55 CEST


20°000 Persone che fanno traffico in una rete wifi ??? :| :| :| 
Metti caso che ognuno generi mezzo mega in entrambe le direzioni, hai bisogno di 10 Gbit di banda !
Non è praticabile, ahimè, in nessun modo già attuato finora in wifi.
Sicuramente il protocollo di routing OLSR così com'è fatto non può essere in grado di capire quale potrebbe essere la strada, in una ideale mesh pura, oppure in una rete a griglia, giusta per far transitare tutte quelle persone da una parte all'altra della rete.
Attualmente considera che a Roma ci saranno qualche cosa come 200 nodi circa, idealmente considera 200 persone e ci sono punti della rete dove costantemente ci sono 10-20 mbit in ambo le direzioni del link.
Come fai a scalare a volori così elevati anche ammettendo una media di 4 persone per nodo ? 5000 nodi ? = 25 volte Roma ????
Mi sembra che si sta puntando decisamente troppo in alto !

Date: Tue, 1 Apr 2014 20:20:10 +0200
From: g.allisiardi a gmail.com
To: wireless a ml.ninux.org
Subject: Re: [Ninux-Wireless] Presentazione piu' richiesta info EIRP

I dati sui ponti che mi hai postato sono molto interessanti, fermo restando l eirp di 1w sul 5ghz. Il punto è che la provincia di cuneo è molto vasta e ha tanti piccoli centri abitati di 2000 o 3000 abitanti spesso distanti 4 o 5 km. La speranza che link che viaggino sul terreni coltivati senza grandi ostacoli possano percorrere anche 5 o 6 km con un buon compromesso di stabilita e banda ci fa ben sperare. 

Nei prossimi giorni mi sa che mandero a prendere 2 nano bridge per iniziare a fare un po di test in zona. 
Sulle motivazioni per spingere più gente possibile ad aderire al progetto credo che le idee sui servizi implementabili dovrebbero essere il più condivise possibili. Una volta raggiunta una massa critica, seppur nel piccolo, credo possano nascere soluzioni interessanti.

Purtroppo in condizioni di digitale divide in cui ci troviamo, la gente chiede a gran voce servizi migliori a prezzi più contenuti. È chiaro che non possiamo diventare dei wisp, ne tanto meno degli ISP. 

Si parla tanto di LTE di fibra ecc quando ci sono ancora comuni non coperti da ADSL e se coperti con servizi scadenti, limitati, vincolati. Se fai domande techie ai wisp neppure ti rispondono. È un cartello. Non pubblicano neppure i prezzi sui loro siti.

Se aspettiamo sta gente, un internet decente non arriverà mai in certe zone d Italia. Forse a roma il problema non è sentito, ma in altre parti di Italia meno fortunate è all ordine del giorno.
La cosa deve nascere dal basso e deve essere libera e neutrale. 
Una connessione VPN in questo momento non è ipotizzabile. Forse in un futuro ma chi si sobbarchera il costo e l onere di tenerla attiva? Come avete fatto voi?
L obiettivo sarebbe quello di connettere 4 5 comuni tra loro in modo da poter interconnettere potenzialmente 20.000 persone. Poi se si commetteranno in 50

Sara un successo. Il punto è che connettersi per dire ok ci siamo connessi non credo sia una motivazione sufficiente. Manca la killer app della situazione, che renda quantomeno giustificabile parte dell esborso economico.



Il 01/apr/2014 19:46 "Stefano De Carlo" <stefanauss a gmail.com> ha scritto:

Il 01/04/2014 14:49, Gianmaria Allisiardi ha scritto:

> Ciao a tutti,

>

> a causa dei vari vincoli imposti dai vari operatori telefonici, del

> cartello sui prezzi imposto dai WISP locali, e dalle assurde tariffe

> ADSL, ho deciso di tirare su un ponte WIFI da 2KM.

>

> Nel documentarmi in rete scopro questo fantastico, innovativo e

> rivoluzionario progetto che è ninux.

>

> Purtroppo nalla mia zona (provincia di Cuneo) mancano nodi foglia

> sulla mappa, ma mi sono già messo in contatto con un paio di amici che

> potrebbero essere interessati.

>



Grandi, benvenuti nella famiglia Ninux. Vi auguro già fin d'ora buona

wireless community network :)



> Discutendo con loro sono amerse alcune perplessità che ora vi riassumo

> nella speranza che voi, dall'alto della vostra esperienza maturata sul

> campo possiate aiutarci.

>

> 1) EIRP: per essere in regola, qual'è la banda e la distanza che

> mediamente si puo' raggiungere stando all'interno del famigerato eirp

> da 1W?

> Ho letto on line che cono nanobridge da 5 Ghz si parla di 3-4 KM a

> 10Mbps. Vi tornano questi numeri? sono alti? sono bassi? sui 10 KM che

> performance si possono mediamente ottenere?

>



Cerisanux-NewSpig in Calabria, Nanobridge M5, 13km a 25Mbps di TCP

*reale*, 60mps UDP Speed Test AirOS.

Capizzanux-NewSpig in Calabria, Nanobridge M5, 6.5 km a 40Mbps di TCP

*reale*, 91mbps UDP Speed Test AirOS.



YMMV, dipende tutto dalla situazione del link.



> 2) Interferenze: Sui 5 Ghz allo stato attuale in zona dovrebbero

> esserci sono altri WISP. Ci sono altri dispositivi che possono creare

> problemi o degradare la qualità del segnale?

>



Informati molto attentamente su Dynamic Frequency Selection



http://www.cisco.com/c/en/us/td/docs/routers/access/3200/software/wireless/3200WirelessConfigGuide/RadioChannelDFS.pdf




> 3) Antenne su tetti condominiali. Come risolvere il problema stando

> nella legalita'? Avete trovato difficoltà nell'implementare dei nodi?

>



Tocchi tasti dolenti. Mix di esperienze dal molto positivo al molto

negativo.

Bottom line: fai tutto in trasparenza, informando le persone e

sensibilizzandole. Non ci sono particolari problemi ad avere antenne

condominiali, ma tutto va fatto attraverso iter consigliati e con

sensibilità dei dubbi altrui, senza fretta.



> 4) Se mettessimo in piedi un isola a Cuneo e dintorni, come potremo

> connetterci con le altre isole ninux?

>



La connessione isole-isole avviene attraverso una VPN che, ovviamente,

viaggia su Internet. Attualmente il recommended è VPN tinc + BGP per lo

scambio di rotte.



> 5) Su quali contenuti puntare per fare proseliti in zona?

>



Dalla nostra esperienza in Calabria: cerca nel più breve tempo possibile

di togliere di mezzo il fraintendimento che Ninux significhi Internet,

perché è un fraintendimento che impedisce di arrivare a perché più profondi.

Dopodichè non c'è un canovaccio da seguire. Risponditi alla domanda

"Perchè Ninux è importante?" e poi cerca di comunicare le tue

conclusioni agli altri nella maniera più efficace che riesci.

Ad esempio io preferisco puntare sul fatto che Ninux permette a chiunque

di smettere di essere un semplice consumatore di contenuti (o essere

trattato come tale) su una rete ma di diventare produttore, sia dei

contenuti che della infrastruttura stessa. Con tutte le conseguenze che

ne seguono, anche in potenza.



Ma ad ognuno il suo.



> 6) Connettività internet: ho letto della vostra connessione al namex.

> Non ho capito pero' cosa cio' comporta nella realtà quotidiana. I

> vostri nodi possono in questo modo possono diventare parte di internet?

>



È una specificità romana, ti spiegheranno meglio da Roma :)



> 7) Non temete una battaglia tecnica, legale e/o legislativa da parte

> degli operatori? Si oggi siam 4 gatti interessati al progetto, ma con

> ninux possiamo veramente rivoluzionare la concezione di internet e di

> gran parte dei business che ci ruotano attorno...

>



Ninux = No Internet, Network UNder eXperiment.

Il nome dice tutto.

Ninux NON è un operatore e NON fa concorrenza agli operatori.

Non mira a rivoluzionare la concezione di *accesso* a Internet.

Al più Ninux può/vuole rivoluzionare la tecnica e le best-practice di

come si realizza una rete a vasta scala.

Può farlo anche grazie alla possibilità che ha di partire da un foglio

bianco, mentre per Internet (vedi adozione lenta di IPv6) è molto più

difficile essendo tutto "up and running" e per lo più calato dall'alto.

Vuole farlo soprattutto per via dell'attitudine smanettona, dal basso, e

dalla contaminazione con la cultura open source che si trova al suo interno.



Con questo chiaro, onestamente molti di noi non se ne preoccupano.

È vero, ci sono zone grigie nella legislazione, ma legge non è sempre

sinonimo di giusto e Ninux si basa su valori etici di condivisione e

libertà che molti di noi giudicano più prioritari rispetto alla (spesso

obsoleta) normativa.

L'arrivo dei grandi numeri potrebbe, poi, essere una leva positiva

piuttosto che un trigger negativo nel caso Ninux venga percepito come

"pestatore di piedi".

Ma ti ripeto, Ninux non nasce per quello. Se pesta i piedi agli

operatori, è un effetto collaterale.





Stefanauss.




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