[Ninux-Wireless] Il "modello Ninux", le aziende ed i regolamenti

Nemesis nemesis a ninux.org
Dom 12 Gen 2014 16:16:04 CET


Ciao Enrico,

On 01/12/2014 12:00 PM, Enrico Bassetti wrote:
> (perdonate l'oggetto, non me ne veniva in mente uno migliore)
>
> Salve a tutti,
>
> seguo da un po' Ninux (e sono anche un potenziale nodo* a Latina) e da
> qualche tempo sto riflettendo su un caso possibile di "nodo"; vado a
> spiegare: la mia azienda si trova in un palazzo al centro della mia
> città, e anche se non è molto alto, si vede un po' di tutto dal tetto.
> Ora, quello sarebbe un ottimo nodo (vedi sotto però), e mi chiedevo:
>
>  1. Dal punto di vista della community, questa cosa è diversa
> dall'avere un nodo "tipo" casa, associazioni, ecc. ? A rigor di logica
> no, se si comporta da nodo secondo le regole.
>

In ninux sono collegati molti privati, qualche associazione e anche
qualche azienda.
Secondo i nostri principi chi vuole collegarsi ha il diritto di farlo e
sono fornite tutte le informazioni per farlo autonomamente.

Il valore della community network sta nelle persone che partecipano alla
community. Che queste persone abbiano lo status di privato, associazione
o azienda non fa differenza. L'importante è aver capito e condividere lo
spirito e gli obiettivi del progetto.
Più partecipanti diversi ci sono, migliore sarà lo scambio di
informazioni e la contaminazione reciproca.


>  2. Dal punto di vista "burocratico", il codice delle comunicazioni
> cita "Uso privato"**; questo si applica anche alle aziende? Per come
> la interpreto io, la regolamentazione mira a distinguere i provider,
> quindi una eventuale azienda-nodo (che non sia un ISP) effettivamente
> mira ad "Uso privato". Ma la mia interpretazione conta poco ai fini
> della legge.
>
> Nel caso del possibile nodo in questione, così come di altri nodi, la
> possibile scappatoia è che un "abitante" del palazzo diventi un nodo,
> ma ovviamente i miei dubbi non riguardano questo caso specifico (in
> quanto potrebbero anche NON essere interessati), ma il caso in generale.
>
> Se tutto questo è stato già trattato, mea culpa, ma non sono riuscito
> a trovarlo...
>
> PS: possibile variante: e se l'azienda usasse la rete Ninux per
> traffico "interno" (eg. VPN site-to-site)? Per il punto 2 sarebbe un
> bel dilemma ("Uso privato" vale anche per le aziende?); mentre per il
> punto 1 non è "vietato", però penso sia eticamente discutibile, no?
>

ti rispondo a titolo personale, quello che sto per scrivere rappresenta
solo la mia opinione e non tutti saranno daccordo.

Una volta qualcuno, mi pare ZioProto, disse: "Non sono le persone che
devono modificare le loro necessità per adeguarsi alle leggi, ma sono le
leggi che devono cambiare per adeguarsi alle necessità delle persone."

Non posso che essere daccordo.

Credo che dobbiamo essere liberi di interconnetterci e comunicare
liberamente in quanto estensione della libertà di espressione, diritto
umano fondamentale e garantito dalla costituzione Italiana.

Tutto ciò che ci impedisce di farlo secondo me è illeggittimo.
Combatterò e disobbedirò quindi a qualsiasi legge che mette dei paletti
alla libertà di espressione e comunicazione.

Non dobbiamo dimenticare che il codice delle comunicazioni elettroniche
(introdotto nel 1° Agosto 2003) è stato introdotto dal secondo governo
Berlusconi [2], un governo guidato da un criminale che è stato
condannato in via definitiva dalla corte di cassazione, un leader che ha
ingannato gli italiani e che ha messo sempre i propri interessi prima di
quelli del paese che ha guidato.
Leggendo il codice delle comunicazioni elettroniche, si notano paletti e
restrizioni assurde che a mio parere furono messe appositamente per
favorire alcuni e sfavorire molti.

Fortunatamente sono state introdotte delle modifiche di recente dal
governo Monti, e per quanto non mi stia simpatico questo signore, devo
ammettere che è grazie a quel governo che ora siamo più tranquilli dal
punto di vista legislativo perchè molti dubbi sull'utilizzo delle
frequenze ISM sono stati sciolti (ed è stato eliminata la necessità di
"chiedere il permesso" per fare collegamenti).

Tuttavia, non è abbastanza. Quello a cui secondo me dobbiamo puntare è
eliminare tutti i paletti che non portano alcun beneficio per la società.

[1]: http://it.wikipedia.org/wiki/Codice_delle_comunicazioni_elettroniche
[2]: http://it.wikipedia.org/wiki/Governi_italiani_per_durata

Federico
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