[Ninux-Wireless] "Senza fili, senza confini", in Piemonte il primo gestore internet creato dai cittadini

Darkman darkman a darkman.it
Mar 25 Nov 2014 16:24:32 CET


Il primo in Italia ?? Quante cazzate...
Il 25/nov/2014 15:57 "Carlo Reggiani" <carlo.reggiani a gmail.com> ha scritto:

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> http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/11/24/news/senza_fili_senza_confini_nasce_in_monferrato_il_primo_gestore_internet_creato_dai_cittadini-101290765/
>
> "Senza fili, senza confini", in Piemonte il primo gestore internet creato
> dai cittadini
>
> A Verrua Savoia, in provincia di Torino, sarà un'associazione di
> promozione sociale a portare la banda larga alle famiglie grazie al lavoro
> dei ricercatori del Politecnico di Torino guidati da Daniele Trinchero,
> ideatore del progetto e già coordinatore di una lunga sperimentazione nel
> comune. E' il primo caso di questo genere in Italia
> *di GIOVANNI CEDRONE*
>
> <http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/11/24/foto/wi-fi_a_verrua_savoia_arriva_la_banda_larga_fai_da_te_grazie_al_politecnico_di_torino-101295955/1/>
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>   [image: "Senza fili, senza confini", in Piemonte il primo gestore
> internet creato dai cittadini]Le centraline installate dai ricercatori
> del Politecnico di Torino per portare la banda larga a Verrua Savoia
> attraverso tecnologie wi-fi a basso costo  UN PICCOLO paese del
> Monferrato, Verrua Savoia, sta per diventare il primo comune italiano in
> cui internet arriverà attraverso un particolarissimo gestore di rete:
> saranno infatti gli stessi cittadini ad essere i gestori di rete del loro
> territorio attraverso l’associazione di promozione sociale “Senza Fili,
> senza Confini”. Un esperimento avveniristico che ha come obiettivo quello
> di abbattere il digital divide e portare la banda larga attraverso
> tecnologie wi-fi nel mondo rurale, laddove gli operatori tradizionali non
> hanno interesse ad intervenire.
>
> Per capire bene cosa sta accadendo in questo piccolo comune in provincia
> di Torino di 1400 anime bisogna fare un passo indietro nel tempo,
> precisamente al 2010, quando ha preso il via l’esperimento condotto dai
> laboratori iXem (specializzati in tecnologie wireless) del Politecnico di
> Torino <http://www.polito.it/>, guidati dal professore Daniele Trinchero.
> L’equipe di ricercatori del professore, capace di portare il wi-fi in posti
> come il Monte Rosa, l’Amazzonia e le isole Comore
> <http://www.repubblica.it/solidarieta/cooperazione/2011/10/20/news/wireless_senza_confini_e_low-cost_cooperazione_italia-qatar_per_la_connettivit-23517501/>,
> ha iniziato una sperimentazione nel suo comune d’origine, Verrua Savoia.
> Una sperimentazione lunga e fruttuosa, visti i risultati, con tecnologie a
> basso costo realizzate utilizzando comune materiale da ferramenta.
>  Wi-fi, Politecnico di Torino e cittadini portano la banda larga a Verrua
> Savoia
> <http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/11/24/foto/wi-fi_a_verrua_savoia_arriva_la_banda_larga_fai_da_te_grazie_al_politecnico_di_torino-101295955/1/>
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>
> Da Torino la banda larga è stata "presa" e spedita fino a Verrua con delle
> antenne wireless a basso costo sviluppate appositamente per aggirare le
> colline e far arrivare un segnale potente. Nel comune, esteso su oltre
> trenta chilometri quadrati, la tradizionale rete via cavo era appannaggio
> di pochi fortunati e ancora oggi fuori dalla città il segnale non sempre
> arriva bene. Importanti i numeri del progetto: da un nucleo di 70 famiglie
> si è arrivati a servire con il nuovo sistema wi-fi circa 260 case su un
> totale di 630. Si tratta di numeri importanti se si considera che nel
> comune metà della popolazione è over 70. “Il fatto che io fossi originario
> del comune di Verrua Savoia ci ha sicuramente agevolato, ci ha fatto
> evitare una serie di diffidenze che avrebbero potuto crearsi”, spiega
> Daniele Trinchero, l'ideatore del progetto che nel suo curriculum può
> vantare il record di trasmissione radio a distanza
> <http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/scienza_e_tecnologia/wifi/record-collegamento/record-collegamento.html>.
>
>
> Non si è trattato però solo di un esperimento tecnico. C’è stato qualcosa
> di più. Tra i ricercatori e gli abitanti si è creato un proficuo rapporto
> di collaborazione che ha trasformato l’esperimento scientifico in un
> progetto comunitario e condiviso: “Abbiamo sempre comunicato ogni
> variazione o interruzione di servizio, il nostro obiettivo è sempre stato
> quello di portare internet in un’ottica partecipativa. Si è creata una
> comunità intorno alla condivisione di questo servizio”, spiega ancora
> Trinchero. Tuttavia anche le cose belle e funzionanti hanno una fine. La
> sperimentazione, della durata di 52 mesi (quando la media per questo tipo
> di attività è di 6-12 mesi in Italia) sta per terminare e si avvia a
> concludersi il 31 dicembre 2014.
>
> Ma Trinchero e gli abitanti di Verrua Savoia hanno deciso di non
> disperdere quanto costruito in questi anni. E il 28 novembre annunceranno,
> nello splendido scenario della Fortezza della cittadina, una piccola
> ‘rivoluzione’: la nascita di un gestore di rete costituito dai cittadini
> (29 i soci fondatori) tramite l’associazione di promozione sociale “Senza
> Fili, senza Confini”, che proseguirà l’attività avviata da Trinchero e dal
> Politecnico di Torino negli anni scorsi. L’associazione, la prima in Italia
> a trasformarsi in un operatore di rete, è già iscritta al registro degli
> operatori di telecomunicazione e al Consorzio Top-Ix (che riunisce gli
> operatori internet piemontesi) e avrà un mandato particolare: non potrà
> fare business. Il suo unico scopo sarà quello di portare internet
> gratuitamente su tutto il territorio di Verrua Savoia. Ogni iscritto
> verserà una quota di 50 euro annui. Con il denaro raccolto si acquisterà la
> banda larga (gratuita durante la sperimentazione) da un operatore e con gli
> strumenti del Politecnico di Torino e del laboratorio di Trinchero i
> cittadini continueranno ad usufruire di internet a 20 megabit nelle loro
> case senza altri costi aggiuntivi. La copertura è pressoché totale: 98% del
> territorio e 97% delle famiglie.
>
> Tuttavia non si tratta di una crociata contro gli operatori del settore,
> che del resto non avrebbero alcuna convenienza economica a portare un
> servizio con determinate prestazioni su un territorio rurale come quello di
> Verrua: “Non c’è concorrenza con gli operatori perché l’associazione deve
> comunque acquistare da loro una banda – spiega Trinchero - E’ chiaro che le
> condizioni di acquisto sono molto più favorevoli perché l’acquisto lo fa
> una comunità e non dei singoli cittadini. L’operatore è rasserenato dal
> fatto che non ha costi operativi perché è l’associazione ad occuparsi di
> distribuire la banda ai propri associati". Anche il Ministero dello
> Sviluppo non si è messo di traverso. Naturalmente, per evitare ogni
> polemica, l’attività di questo ‘particolare’ operatore sarà improntata alla
> massima trasparenza: nessuna carica sociale dell’associazione potrà essere
> retribuita, non potranno esserci avanzi di cassa (il denaro avanzato sarà
> destinato a borse di studio) e inoltre tutta la contabilità sarà
> visionabile online da chiunque.
>
> Importante anche il ruolo del Politecnico di Torino, con il quale
> l’associazione è convenzionata. Un rapporto che permetterà di devolvere
> all’università denaro da tramutare in borse di studio per studenti
> interessati a studiare le applicazioni wireless e per finanziare la ricerca
> nell’ambito del digital divide. Il progetto, per ora confinato nel piccolo
> comune del Monferrato, sarà un modello replicabile ovunque, un vero e
> proprio ‘metodo di lavoro’ messo a disposizione di chiunque. E non sono
> poche le realtà italiane che potrebbero guardare con grande interesse
> all’iniziativa.
>
>
> --
> Carlo Reggiani
> about.me/reggianicarlo
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>   <http://about.me/reggianicarlo>
>
> _______________________________________________
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> Wireless a ml.ninux.org
> http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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