[Bologna] Videosorveglianza pubblica su NinuX

Mirco Bergamini mirco.bergamini a yahoo.it
Mar 28 Ott 2014 08:29:56 CET


Il 28/10/14 0.17, Mirco Bergamini ha scritto:
> Proprio stasera ho partecipato ad un incontro sul tema sicurezza e 
> videosorveglianza nel mio comune.
> Videosorveglianza di luoghi pubblici ed anche luoghi privati.
> La legge impone  innumerevoli regole e obblighi di riservatezza delle 
> immagini e degli aventi diritto
> alla visione oltre che alla gestione delle archiviazioni soprattutto 
> per quanto riguarda i luoghi pubblici.
> Ovviamente i motivi sono tutti incentrati sulla tutela della privacy.
>
> Mi chiedo se per queste limitazioni decada la possibilità di usare 
> Ninux come infrastruttura
> al trasporto delle immagini che per legge dovrebbero oltretutto anche 
> essere criptate.
>
> Sarebbe un peccato perchè l'amministrazione comunale potrebbe farsi 
> carico di una parte
> importante dell'infrastruttura indipendentemente dalla libertà dei 
> singoli soggetti a partecipare alla rete.
>
> Potrebbero coesistere sulla stessa rete queste "esigenze" ?
>
> --Mirco

Inoltre ,  verosimilmente , potrebbe essere questo lo scenario:

  Il comune entra con es:10 nodi in Ninux per 10 telecamere ed è 
proprietario solo dei suoi 10 nodi.
(ovvero pagherà un esperto in materia per mantenere il sistema dei 10 
nodi efficiente)

Altri cittadini mettono  un nodo proprio e la loro telecamera propria a 
controllo del suolo antidistante la propria abitazione verso il suolo 
pubblico .
Per questo fatto la legge impone loro di  dare l'accesso ai dati solo a  
chi si occupa di garantire la privacy di quei dati
(non saranno più padroni di guardare chi passa davanti alla loro telecamera)

Tutti i nodi del comune , per una questione di sicurezza 
dell'infrastruttura dovrebbero essere interconnessi tra loro anche se 
facenti parte di una rete più ampia.
(ci mancherebbe che io "liberamente" stacco il mio nodo ninux e faccio 
cadere metà della rete comunale)

Contrariamente, all'aumentare di soggetti privati che mettono un proprio 
nodo e la propria IP-cam in rete , determinano un miglioramento / 
ampliamento partecipativo dell'infrastruttura di
videosorveglianza senza che il comune debba sborsare nuovi soldi.

Altri cittadini tirano su un nodo ninux ma mettono la loro telecamera a 
controllo dei loro spazi privati
(Per questo possono dare accesso agli organi preposti (carabinieri 
,ecc..) ma anche no , e non hanno obblighi e possono accedere in modo 
autonomo alla gestione di tali dati nel rispetto della privacy)

Altri mettono su un nodo  ninux ma non mettono telecamere.
(non dovranno in nessun modo accedere a nessuno dei dati del circuito di 
video sorveglianza)

Per ottenere queste condizioni , semmai fosse in linea con i principi 
della comunity  , occorre "stravolgere" i protocolli di comunicazione od 
è sufficiente segretare "username e password" delle telecamere.?

--Mirco







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