[Bologna] Informazioni per rete Ninux comunale

dcast78 a gmail.com dcast78 a gmail.com
Gio 25 Set 2014 18:37:54 CEST


Aggiungo anche il mio punto di vista, perchè parte della comunity è anche
la discussione.

Ci sono vari aspetti in una community network alcuni li abbiamo scoperti da
soli, altri ce li
eravamo più o meno immaginati, ma alla riunione di hackmeeting i ragazzi di
Roma
ce li hanno confermati per esperienza diretta.

Il discorso della costruzione della rete prevede sia per chi lo fa di
mestiere che chi lo fa per
altri scopi una predisposizione prima di tutto mentale perchè mettere in
piedi una rete e
soprattutto tenerla in funzione richiede tempo e fatica.

La rete mesh che stiamo sperimentando non prevede livelli di rete superiori
ad altri diciamo
che rispecchia la struttura della rete intesa come rete di persone che ci
stà dietro, quindi
non ha gerarchia.

In questo punto di vista Giacomo, ti invito a partecipare ai prossimi
incontri come cittadino,
venire a vedere a che punto siamo e capire se ci sono aspetti che
rispecchiano le tue intenzioni
e magari iniziare a mettere in piedi il nodo a casa.

Venire noi a Camposanto a me darebbe comunque l'impressione di portare "noi
che sappiamo le cose"
a voi che le dovete imparare e non mi sembra un buon inizio, ma
l'esperienza di questi mesi ci
ha dimostrato che chi viene ha sempre qualcosa da portare alla comunità.

La rete di per se è una infrastruttura, per Camposanto che se non ricordo
male è anche uno
dei comuni colpiti dal terremoto si potrebbe mettere in piedi la rete anche
per motivi di
protezione civile sperando che non serva, ma questo è anche uno dei vari
scopi per cui le
comunità stanno lavorando a questo progetto.

Ciao

Daniele

Il giorno 25 settembre 2014 17:53, Riccardo Baranzoni <iz4ykn a gmail.com> ha
scritto:

> Salve a tutti,
> sono Riccardo sempre del ninux di Bologna e volevo solo dire che
> concordo con Nemesis, un incontro tra il comune e il gruppo Ninux di
> Bologna sia la cosa migliore anche perchè nel gruppo qualcuno di
> Modena c'è (io sono uno di quelli).
> Detto questo espongo la mia personale idea sulla questione, credo che
> l'amministrazione comunale all'intero di una community network sia
> benaccetta e non solo, per me è anche bello vedere l'interesse in un
> progetto simile da parte delle istituzioni,  tuttavia il pericolo è
> che se "calata dall'alto" si trasformi nella solita idea infondata che
> tutti noi conosciamo fin troppo bene dell "internet gratuito" e di un
> "servizio fornito" con tutte le implicazioni che sono già state
> esposte.
> Ribadisco che l'idea di Nemesis, rimane per me la cosa migliore, e
> aggiungo che la chiave per il successo di una eventuale collaborazione
> sia una corretta informazione verso i cittadini che poi saranno quelli
> che davvero costituiranno la community.
> Tenendo in considerazione anche ciò che è stato detto da Itec direi
> che la cosa migliore da fare sia proprio quella di non condividere
> internet all'inizio ma iniziare a far crescere la rete, a farla
> conoscere e poi eventualmente aprire dei canali verso internet che si
> spera non siano solo del comune.
> Concludo dicendo che un incontro, anche molto informale (il ritrovo
> del ninux Bologna è noto a tutti), permetterebbe di discutere in modo
> interessante della questione.
>
> Saluti
> Riccardo
>
> 2014-09-25 15:40 GMT+02:00 Itec <itec78 a gmail.com>:
> > Personalmente credo che una community network serva per condividere i
> > servizi di una community.
> > Se l'obiettivo è condividere la connessione ad internet
> > (indipendentemente dal fatto che sia fornita da un pubblico o da un
> > privato) probabilmente non diventerà mai community.
> > E questo va contro lo spirito di Ninux, in cui la community è più
> > importante della rete stessa...
> > Inoltre rischierebbe di essere vista come un "servizio del comune",
> > nel momento in cui non funziona l'utilizzatore con chi se la prende?
> >
> > Per come la vedo io, il comune è liberissimo di mettere in piedi
> > questa struttura, ma per piacere non chiamatela community network.
> >
> > Ema
> >
> >
> >
> >
> >
> > Il 25 settembre 2014 14:17, Nemesis <nemesis a ninux.org> ha scritto:
> >> Da esterno osservatore, mi permetto di dire la mia opinione: il fatto
> che un
> >> assessore si interessi al progetto ninux è sicuramente una cosa
> positiva.
> >>
> >> Detto questo, se io fossi l'assessore, inviterei il gruppo di Bologna a
> >> tenere un talk introduttivo nel mio comune e cercherei di
> pubblicizzarlo in
> >> modo da aumentare la partecipazione, in modo da dare il primo impulso
> >> iniziale.
> >>
> >> Se fossi TheGamer accetterei l'invito per capire se le intenzioni
> >> dell'assessore sono genuine e sono rivolte al bene della collettività o
> >> meno.
> >>
> >> Dopodichè se il primo impulso riesce a piantare dei semi, questi semi
> >> cresceranno e si svilupperanno in delle belle piantine. Se sono rose,
> >> fioriranno.
> >>
> >> Nemesis
> >>
> >>
> >>
> >>
> >> On 09/25/2014 01:57 PM, Giunta Comunale di Camposanto wrote:
> >>
> >> Ciao,
> >> mi permetto di risponderti nel merito del punto focale della
> discussione.
> >>
> >> E' plausibile che in una rete wireless comunitaria uno dei
> >> partecipanti condivida la sua connessione ad internet.
> >> Il problema e' che una WCN per definizione ha bisogno di una comunita'
> >> e non puo' funzionare se calata "dall'alto" da un'amministrazione
> >> comunale.
> >>
> >> L'amministrazione comunale non vuole imporre niente a nessuno, sto
> facendo
> >> con voi questo ragionamento preliminare perché se fosse fattibile la
> WCN si
> >> realizzerebbe poi dai singoli utenti, dalla comunità che sceglie di
> metterla
> >> in piedi e farla funzionare. Un'amministrazione non ha interesse ad
> andare
> >> oltre l'impulso iniziale - ad esempio attraverso meccanismi
> incentivanti -
> >> oppure il sostegno promozionale del progetto.
> >>
> >> Inoltre se il punto di partenza e' un servizio erogato da un singolo
> >> attore: il comune che dal suo nodo condivide la sua connessione ad
> >> internet. Viene a crearsi una situazione di accentramento di potere
> >> che e' il male assoluto per una WCN dove la parita' tra i nodi e'
> >> essenziale.
> >>
> >> Il comune non è un attore privato, non è un singolo che vuole imporre il
> >> proprio potere sugli altri. Il comune è un'istituzione pubblica e
> attraverso
> >> le sue scelte politiche rappresenta le decisioni della collettività. Mi
> >> dispiace che tu consideri questo il male assoluto, in quanto la mia
> >> riflessione partiva dall'assunto che un partecipante potesse condividere
> >> all'interno di una WCN la sua connessione a internet, come scritto a
> pagina
> >> 5 di "Reti Comunitarie: dall'Utopia alla Realtà". Non vedo chi sia più
> >> titolato a farlo se non il soggetto che rappresenta la collettività
> secondo
> >> il nostro ordinamento democratico. Ma temo che su questo punto abbiamo
> >> opinioni differenti.
> >>
> >> Ti ringrazio per le risposte precise e rapide.
> >>
> >> Un saluto
> >> Giacomo
> >>
> >> Il 25/09/2014 11:47, ThEgAmEr ha scritto:
> >>
> >> 2014-09-24 17:47 GMT+02:00 Giunta Comunale di Camposanto
> >> <luca.gherardi a comune.camposanto.mo.it>:
> >>
> >> Buonasera,
> >> mi chiamo Giacomo
> >>
> >> Ciao Giacomo, benvenuto!
> >>
> >>
> >> E' tecnicamente fattibile realizzare una rete alternativa all'Internet
> >> tradizionale sfruttando questa connessione?
> >> Nel senso: se questa connessione è condivisibile dall'antenna comunale
> verso
> >> un utente che a sua volta la "passa" (con un router wireless?) ad un
> altro e
> >> così via, si crea una rete di comunità che sfrutta la velocità della
> fibra
> >> ottica comunale?
> >>
> >> E' plausibile che in una rete wireless comunitaria uno dei
> >> partecipanti condivida la sua connessione ad internet.
> >> Il problema e' che una WCN per definizione ha bisogno di una comunita'
> >> e non puo' funzionare se calata "dall'alto" da un'amministrazione
> >> comunale.
> >> Inoltre se il punto di partenza e' un servizio erogato da un singolo
> >> attore: il comune che dal suo nodo condivide la sua connessione ad
> >> internet. Viene a crearsi una situazione di accentramento di potere
> >> che e' il male assoluto per una WCN dove la parita' tra i nodi e'
> >> essenziale.
> >>
> >> Ti invito ad alcune letture chiarificatrici, se non dovessero
> >> dissipare tutti i tuoi dubbi chiedi pure ulteriori chiarimenti!
> >>
> >> Posso Partecipare?
> >> http://wiki.ninux.org/FAQ#NinuxOrgFAQ.Posso_partecipare.3F
> >>
> >> Bellissimo! Ho capito tutto, voglio partecipare, ma non c'è nessuno
> vicino a
> >> me!
> >>
> http://wiki.ninux.org/NinuxOrgFAQ#Bellissimo.21_Ho_capito_tutto.2C_voglio_partecipare.2C_ma_non_c.27.2BAOg_nessuno_vicino_a_me.21
> >>
> >> Poi per capire bene quello che facciamo e perchè lo facciamo, ti
> >> consiglio di prenderti il tempo di leggere questo documento:
> >>
> >> Reti Comunitarie: dall'Utopia alla Realtà
> >> http://nnx.me/utopia2realta
> >>
> >>
> >>
> >> Ho visto che il vostro gruppo è sostenuto dal Comune di Casalecchio di
> Reno:
> >> avete per caso sviluppato progetti di questo tipo in sinergia con
> >> l'Amministrazione?
> >>
> >> Il gruppo non ha nessun patrocinio istituzionale ne lo sta cercando,
> >> probabilmente i riferimenti all'amministrazione comunale di
> >> Casalecchio li hai trovati nelle pagine relative a RaspiBo,
> >> il gruppo informale di smanettoni nei cui spazi siamo ospitati.
> >> Mia osservazione personale: RaspiBO a sua volta si paga da solo
> >> l'affitto degli spazi usati per gli incontri e non credo abbia molto
> >> da ringraziare all'amministrazione di Casalecchio.
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Saluti

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