[ninux-not-wireless] Le microbatterie che si ricaricano in pochi secondi

LuX lux at ninux.org
Thu Apr 25 08:57:33 CEST 2013


Le microbatterie che si ricaricano in pochi secondi 


«È un modo completamente nuovo di pensare alle batterie. Una batteria può fornire molta più potenza di qualunque cosa si sia mai realizzato prima»: a parlare così è William King, professore dell'Università dell'Illinois, il quale ha ideato un nuovo tipo di batterie al litio.

Allo stato attuale, occorre scegliere tra potenza ed energia: se occorre molta potenza, si potrà utilizzare qualcosa - come un condensatore - in grado di fornirne in quantità ma per tempi limitati; viceversa, se serve molta energia si può utilizzare una batteria che ne fornisca a lungo, ma senza poter raggiungere potenze elevate.

Le batterie progettate da King e dal suo team permettono di ottenere l'una e l'altra; inoltre, a parità di capacità sono molto più piccole di quelle attuali.

Cuore della novità è la microstruttura interna, che è tridimensionale; basandosi sul progetto di un catodo (polo positivo) a ricarica rapida sviluppato dal professor Paul Braun, King ha sviluppato un anodo (polo negativo) che lavorasse in coppia con esso e un nuovo modo di integrare i due componenti.

«Gli elettrodi della batteria hanno delle piccole "dita" intrecciate che si intersecano» ha raccontato il professor King alla BBC. «Ciò ha due conseguenze: ci permette di realizzare una batteria che ha una superficie molto ampia nonostante il volume complessivo sia molto piccolo; inoltre avvicina di molto le due metà della batteria, così gli ioni e gli elettroni non devono viaggiare lontano. Avendo ridotto la distanza del flusso degli elettroni e degli ioni possiamo ottenere energia molto più velocemente».

Il risultato è dunque una batteria che si carica 1.000 volte più in fretta rispetto alle alternative e che permette di realizzare dispositivi 30 volte più piccoli, oppure di inviare segnali radio 30 volte più lontano.

«Ogni tipo di dispositivo elettrico» - spiega King - «è limitato dalle dimensioni della batteria. Prendiamo per esempio i dispositivi o gli impianti medici personali, nei quali la batteria è un grosso mattone connesso e componenti elettronici minuscoli e fili sottili. Adesso anche la batteria è sottile».

«Si può sostituire la batteria dell'auto con una delle nostre batterie e questa sarebbe 10 volte più piccola o 10 volte più potente. Con questo concetto in mente si potrebbe avviare un'auto con la batteria del cellulare».

Ora che la strada è stata tracciata, i ricercatori stanno lavorando per integrare le batterie con gli altri componenti elettronici e alla possibilità di una produzione su scala industriale prevenendo eventuali problemi di sicurezza.


Fonte: http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=19131&boxone=3

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LuX
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