[Ninux-Wireless] Do NOT Touch The Internet

Michele Favara Pedarsi mfp a meganetwork.org
Gio 30 Apr 2009 13:19:30 CEST


Tsk...tsk... non ci siamo.

pre-Web, era quando a raccontare balle erano i religiosi (di qualunque
fede: cristiana, comunista o liberista che sia), a spese di tutti gli
italiani.
web 1.0, era quando a raccontare balle erano le (la) telco, a spese dei
sistemisti.
web 2.0, era quando a raccontare balle erano i markettari, a spese dei
webmaster.
web 3.0, sara' quando tutti racconteranno balle, a spese di tutti.

E con tutte quelle balle il risultato e' una grande partita a bocce
usando come boccino la finanza (i soldi, che sono quella cosa a cui si
cerca costantemente di avvicinarsi senza quasi mai raggiungere).
La ricchezza e' una sola, quella materiale prodotta da chi fa un lavoro
di estrazione e manipolazione delle risorse naturali. Quella e'
sottratta forzatamente (il 40% a mezzo finanziario, il 30% a mezzo
fiscale) per concentrarla in mano ad un numero infinitesimale di
persone, e redistribuita a pochi altri in funzione delle sole logiche
che gli consentono di continuare a campare sulle spalle di chi lavora.
In tutto questo il web e' solo uno strumento di distrazione per giovani
di belle speranze che li impegna per una decina d'anni - giusto il tempo
di sfornare due pargoli a cui non si puo' far mancare il pane per
mettersi a protestare sonoramente - poi il denaro viene ritirato dalla
filiera, e chi ha condiviso rimane col culo per terra. Il tutto con
grande piacere dello Zio Sam, che dalla California orchestra il tutto.
Se guardi bene nel 2.0 troverai tutti coloro che non si sono ricavati
una posizione nel 1.0, e via dicendo, fino agli anni '70, e che vanno
avanti o sfruttando un giovanotto ingenuo che gli mette a disposizione
il proprio lavoro per due spiccioli (con la scusa che deve fare la
gavetta), o succhiano soldi da Pantalone contando sulle logiche
familistiche (piu' o meno truculente; le prime sono La Mafia, le seconde
sono Lo Stato) con cui noi italiani andiamo avanti da tanti secoli.
Non c'e' nessun "concetto", niente di "condiviso", e nessun "profitto",
in uno strumento tecnologico il cui codice e' server-side (ie: chiuso)
per implementare un modello di business che si chiama SaaS (ie: Software
as a service; un po' come prendere in affitto il sistema operativo...
cosa ricorda?), e da cui ancora nessuno - se escludiamo i finanziamenti
pubblici e finanziari (ie: il sudore dei contadini/allevatori/operai che
col web ci si puliscono ampiamente il culo) - e' riuscito a cavare fuori
una sola monetina.

Io comprendo che dopo tanta fuffa, e tanti sociologhi, puo' sembrare una
sintesi radicale ... ma se guardi bene la societa' che ha costruito
quella fuffa, scoprirai che ha una Costituzione che la fonda (art. 1)
sulla stessa cosa su cui si fondava l'unita' dei Konzentrationslager: il
lavoro. Ad esempio Auschwitz, Dachau, Terezin, Sachsenhausen (notare
"arbeit macht frei", "il lavoro rende liberi"):

http://en.wikipedia.org/wiki/File:Auschwitz_entrance.JPG
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Arbeit_Macht_Frei_Dachau_8235.jpg
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Theresienstadt.JPG
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Camp_ArbeitMachtFrei.JPG

E troverai che quelli che se ne lamentano di piu' sono quelli che
lavorano di meno, o lavorano di piu' facendo cose inutili. Non a caso la
produttivita' oraria media italiana e' la piu' bassa in Europa ...

Ho lette parecchie tesi di sociologia della rete, e non ce n'e' una che
racconti cosa vive chi usa la rete da qualche anno. Fino a che non
andranno a fare un lavoro interdisciplinare (storia, economia, tecnica),
scavando, parlando con gli attori reali (non le markette), lasciale
perdere. Fuffa.

ciao

Michele





Daniela Ruggeri ha scritto:
> Se puo' esservervi utile quello che so sull'argomento (Web 1.0 2.0 e 3.0) 
> posso dire che in fondo si tratta solo di concetti che rappresentano 
> l'evoluzione di Internet a partire dal mondo web, ovvero di quello che 
> viaggia su protocollo http per estedersi poi ad altri prodotti client 
> server che hanno in comune il concetto di "condivisione". E' poi su questi 
> concetti che le tecnologie si orientano facendo nascere vari prodotti che 
> cercano di realizzarli concretamente.
> La confusione nasce come nel caso del Web 2.0 quando si confondono i 
> concetti con le tecnologie. 
> 
> Detto questo possiamo dire che
> 1. Il Web 1.0 rappresenta il momento storico in cui Internet è 
>    rappresentato da pagine Web statiche o dinamiche preparate 
>    preventivamente dal web master in cui l'interazione 
>    dell'utente è unilaterale. L'utente può seguire i vari link, scaricare  
>    materiale e ricaricare materiale, ma è solo nelle varie operazioni.
> 2. Il Web 2.0 sancisce l'era della collaborazione tra gli utenti, l'era 
>    dei social network. In quest'era gli utenti si incontrano e collaborano 
>    tra di loro facendo crescere esponenziamalmente il materiale e 
>    facendo "emergere" contenuti piu' interessanti mediante un meccanisco 
>    di rating. In quest'era nascono una serie di strumenti come blog, wiki 
>    ecc.e nuovi metodi ricerca come i tag definiti come la "tassonomia del 
>    popolo" ovvero una nuova forma di classificazione dei contenuti che si 
>    contrappone a quella tradizionale, visualizzabile tramite "la nuvola 
>    dei tag" dove ogni classificazione è scelta dall'utente e rappresentata
>    da una parola che si ingrandisce a mano a mano che viene usata come tag.
>    Tra i social network più interessanti citiamo la wikipedia e youtube ma 
>    ce ne sono tanti altri. L'unico punto dolente è come mai non esiste 
>    nessun social network italiano (almeno secondo le mie informazioni 
>    attuali) cioè nessuno sa come si fa un social network e quindi come si 
>    crea un prodotto con le caratteristiche del social network
> 3. Web 3.0 è un'evoluzione del web 2.0 ed e' legato a concetti di ricerca 
>    più avanzati tesi ad eliminare il "rumore" causato dall'utilizzo di 
>    parole chiave che potrebbero far riferimento a documenti che nulla hanno
>    a che fare su ciò che intendeva effettivamente ricercare l'utente.
>    Parliamo quindi per esempio di Web semantico, ma qui entriamo nel mondo
>    della complessità e mi pare che non ci sia ancora in rete una 
>    sufficiente conscescenza (compresa me) per affrontare questo argomento.
> 
> Se a qualcuno interessa l'argomento posso spedire in privato (non voglio
> intasare la lista) la tesi che ho seguito nel 2007 come tutor aziendale:
> 
> WEB 2.0 E SECOND LIFE: LA COMUNITA’ VIRTUALE TRA STILE DI VITA E MODELLO DI BUSINESS
> 
> In questa tesi tra l'altro si parla del movimento FON e dalla coda lunga, nuova forma commerciale che si contrappone alla forma commerciale dei grandi media per i quali i prodotti sono concepiti come pochi imposti a tutti contro la politica della prima forma per cui i prodotti diventano tanti ma personalizzati al singolo. E' la rete che abbassando i costi di 
> pubblicità, basandosi sul "marketing virale" e avendo quindi la 
> possibilità di rivolgersi a milioni di utenti, ha permesso la nascita di questo tipo di commercio che si regge appunto sul fatto che tra milioni di utenti esiste sempre qualcuno a cui interessa quel prodotto in particolare, di qualunque prodotto parliamo.
> 
> Ciao :-)
> Daniela
> 
> --- Mer 29/4/09, Michele Favara Pedarsi <mfp a meganetwork.org> ha scritto:
> 
>> Da: Michele Favara Pedarsi <mfp a meganetwork.org>
>> Oggetto: Re: [Ninux-Wireless] Do NOT Touch The Internet
>> A: wireless a ml.ninux.org
>> Data: Mercoledì 29 Aprile 2009, 03:30
>> paolo delbene ha scritto:
>>> x mfp: allora Michele ci speighi qualcosa di web 1.0,
>> web 2.0 e web 3.0 ?
>>
>> Paolo, se ne fossi in grado lo avrei gia' fatto, ma non ne
>> so granche'.
>> Davvero. Io posso solo limitarmi a raccontare la mia
>> esperienza; le
>> persone che ho incontrato; le stronzate che ho visto; gli
>> errori che ho
>> fatto (alcuni, che ho identificato ex-post, studiando la
>> storia e
>> parlando con chi c'era prima; e chissa' quanti errori non
>> ho ancora
>> razionalizzato!); e lo sto facendo in video. Tanto per
>> lasciarne memoria
>> ai posteri. Ma inutile ingolfare anche questa lista.
>> Pazienta che sta
>> per uscire una nuova pagina, delle nuove tracce audio, e
>> una serie di
>> racconti. Appena la pubblico la segnalo.
>>
>> un abbraccio
>>
>> Michele
>>
>>
>>
>>> saluti paolo
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