[Ninux-Wireless] meeting IRC

Leonardo Maccari mail a leonardo.ma
Mer 26 Apr 2017 09:58:11 CEST


On Mon, 2017-04-17 at 10:29 +0200, Massimiliano CARNEMOLLA wrote:
> Ciao Leonardo, come va ?

Salve Massimiliano, si tira avanti :-)

> 
> 
>  > l'ultimo meeting IRC e' stato un fallimento.
> Sono mesi che non sto seguendo neanche piu' la lista e partecipando alle 
> riunioni IRC.
>     > Io ritengo lo strumento utile,...
> Idem
>  >...ma dobbiamo capire perche' la gente vuole
>  > parteciparvi,...
> Quando organizzi un Ninux Day la partecipazione e' garantita.
> Bisognerebbe farli piu' spesso. Oltre a livello nazionale bisognerebbe 
> creare anche qualcosa a livello regionale, provinciale etc.
> Piu' si restringe la zona e piu' si dovrebbe pensare a programmare 
> incontri anche con cadenza settimanale.
> Che si parli di qualcosa che possa interessare piu' il singolo libero 
> cittadino rispetto all'addetto ai lavori (es. connettivita' libera 
> (intesa come servizio, non come unico e solo obiettivo individualista) a 
> chi non puo' permettersela economicamente o a chi abita in zone 
> geografiche dove l'operatore non vuole investire in copertura ad alta 
> velocita', a chi possiede immobili rurali e vorrebbe videosorvergliarli 
> senza dover acquistare abbonamenti internet costosi con WISP o operatori 
> di telefonia cellulare.
> Creare un modello ibrido comunitario tra Ninux pura liberta' di 
> comunicazione e l'ottica che possono avere progetti come Neco, NoiNet, 
> Senza Limiti Senza Confini.
> Es. le famiglie di uno o piu' condomini o di uno stesso quartiere o 
> contrada/zona periferica si costituiscono in associazione ed acquistano 
> connettivita' internet all'ingrosso e la condividono come servizio in un 
> contesto libero di rete e servizi che si ispira ai principi del modello 
> Ninux.
> Appena torniamo dietro i ns computer e le ns connessioni ad Internet non 
> riusciamo a lavorare insieme per portare avanti l'interesse della 
> collettivita'. E' un paradosso che un sistema nato per favorire la 
> collaborazione e partecipazione collettiva
> a distanza possa generare un effetto esponenziale e opposto allo stesso.
>  > dobbiamo cominciare prima a costruire un odg in modo
>  > che si sappia di cosa parlare, in modo che interessi a qualcuno.
> 
> Dovremmo dividere il carico di lavoro da espletare in sezioni in modo 
> che ognuno di noi in base alle proprie competenze, disponibilita' e 
> interesse ad occuparsi di qualcosa possa dare il proprio contributo.

[...]

> 
> 
> Dobbiamo decidere tutti insieme una sola strada per ogni aspetto del 
> progetto da portare avanti e seguire solo quella , altrimenti non 
> andremo da nessuna parte.

Molte delle cose che dici io le condivido, ma questa non e' una comunita'
che si autoorganizza e metterci una struttura top-down, come quella che 
suggerisci, non penso che sarebbe bene accettato. Secondo me dobbiamo 
toglierci un po' di dosso l'atteggiamento "sperimentale" che mi pare che
in molti casi coincida con "a cazzo", o comunque "quando ne ho voglia". 

Non so se Ninux sia il contenitore giusto per cambiare questi modi, oppure
c'e' bisogno di qualcosa di diverso, di cui ancora non conosco il nome e
i modi di operare. 

ciao,
leonardo.


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