[Ninux-Wireless] Autonomia digitale
cri
kikigazze a autoproduzioni.net
Mer 1 Giu 2022 09:00:37 CEST
Ciao ci provo..
hoi però io la metà delle sigle che avete scritto non le conosco nel
dettaglio..
e poi ci vorrebbero un po di dati acquisiti.. sennò andiamo ad
impressioni.. che va bene.. però..
lo dico anche per me ..
On 13/05/22 22:28, Marco Tarquini wrote:
>
> Riprendendo per punti:
vado a spaglio
>
> Il giorno gio 12 mag 2022 alle ore 17:47 Accattone
> <hackattone a inventati.org> ha scritto:
>
>> Almeno visto che:
>>
>> a) innanzitutto sembra funzionale al concetto ed operatività di
>> PA/Stato avere "a single source of trust/info";
>
> Molto vero. C'è poco da aggiungere... Forse solo che un
> decentramento è desiderabile anche per la PA (argomento politico).
>
>
> Dipende molto da che cosa intendi per "argomento politico".
>
> A me pare che il tuo essere intimamente, convintamente un attivista
> dell'open source / free software ti porti verso posizioni che forse
> prescindono un po' troppo dal dato reale.
purtroppo freesoftware ed opensource, sn una filosofia, ma non sono
politica. "Per chiunque per qualunque scopo" non traccia una via etica.
Che persone di.. hem.. destra.. abbiamo inizialmente intrapreso strade
piene di copyright basate sulla paura che condividere li indebolisse.. è
vero. Ma poi nell software si sono accorti che questa cosa aveva molte
difficoltà.. "se vuoi farglielo usare devi darglielo"/"copiare è troppo
facile"/"sviluppare è un investimento"\"testare e rendere usabile del
software per una moltitudine di mercati che neanche conosci è un
delirio" .... quindi.. haimè.. la cosa è più complicata di così.
sviluppare e promuovere free ed open source, non è più roba solo da
gente di sinistra.. Se intendevi dire quello di Accattone :)
io volevo introdurre il concetto.. che neanche se è open e
decentralizzato è abbastanza per dire che sia di sinistra. Dipende a chi
risponde. Se risponde ai bisogni collettivi degli umani tutti, o solo a
quelli di quel quel territorio o ai soli bisogni dei cittadini con
meccanismi democratici, o se risponde ad una oligarchia o all'ordine dei
Cloudisti, o se risponde tutto ad il capo di una azienda decentralizzata
ma gestita da un solo consiglio di amministrazione, o ad una dittatura..
o .. ..vabbhè al peggio non c'è fine.
Quindi non stiamo parlando di un cloud, stiam parlando di potere. Se si
parla di chi decide che cosa in un software si può o non si può fare.
e vedo due tendenze, far in modo che queste decisioni siano fatte fuori
da un sistema pubblico e vengano occultate in qualche consiglio di
amministrazione privato; o cercare di mantenerle nella sfera pubblica.
Cioè ci sono cose che secondo me sn disdicevoli da fare, sn barzellette.
Pensa se stessimo parlando della.. chessò ... "televisione pubblica"
invece che di uno "storage di dati in uso alle persone cittadine"... è
una barzelletta che uno stato appalti linee di trasmissione, gestione
dei contenuti e delle operazioni ad una sola azienda privata
extraterritoriale. No?
> Non voglio riprendere la distinzione tra apocalittici ed integrati di
> Umbero Eco (visto che citavi il sommario degli Asini...), ma mi pare
> un dato della realtà che quello che abbiamo visto (se non
> personalmente, come generazione) negli ultimi trenta-quarant'anni in
> Italia è decentramento senza coordinamento, e ritenere che non debba
> (necessariamente) essere così per la nostra concreta PA ed il suo PSN
> assomiglia più ad un /wishful thinking/ che ad un'opzione concreta a
> disposizione.
> Il decentramento su base regione / macroarea ha dato cattiva prova di
> se: poca efficacia, poca efficienza, molti sprechi, tanta spartizione
> di risorse, nell'accezione deleteria del termine, avvenuta su base
> geografica anziché gerarchica.
>
> La scelta di campo è un conto, legittima a prescindere, condivisibile
> o opinabile: il prescindere da dove questa scelta è chiamata ad
> operare, mi pare un'altra cosa.
>
hoi io sarà che sn un filo più giovane.
Ma io negli ultimi 20 anni ho visto "centramento senza coordinamento" e
non decentramento.
Ci sono meno comuni, meno province, meno ospedali, meno scuole... più
software centralizzati.
Non c'è più una tratta ferroviaria che sappia funzionare interpellando i
due nodi e non un sistema centrale.
Esempio anni 90: vai in un ufficio comunale , l'umano osserva la tua
carta di indentità valuta che sia vera (auth locale), cerca tra i 200
moduli che conosce (è quella la sua mansione, no?), te lo compila e/o
inizia una pratica, e/o ti manda ad un altro sportello e/o ti da in mano
quello che desideravi e/o trova un workaround complessissimo ma efficace
e ti fa arrivare in fondo sul momento. Segna le cose lì, le comunica
probabilmente ad una entità un filo più grossa (synca ogni tanto), ma se
la cosa è locale riesci a farla nel locale.
Esempio ora: vai ad uno sportello comunale lo stesso ma dove la persona
dietro al vetro si connette ad un sito internet centralizzato, speri che
il sistema non sia sovraccarico e che la rete oggi funzioni (he.. abito
in campagna), l'umano allo sportello è chiaramente stressato perchè
stritolato tra te che hai delle richieste in linguaggio naturale (a
volte anche in diversi linguaggi naturali) e la piattaforma, prova a
fare da traduttore verso l'incasellamento fatto da degli informatici in
un sistema centralizzato in altre circostanze dalle tue, incrocia le
dita, se il sistema centrale ti autorizza, bella funziona! Se c'è una
qualsiasi particolarità per cui c'è bisogno di una flessibilità in
più... non c'è nessuna via d'uscita. Quanto è probabile quella
flessibilità in un mondo globalizzato?
A volte è che: se sei domiciliato lì ma residente da un'altra parte..
non si può fare.
La mobilità degli umani non è contemplata. E allora cade tutta l'usabilità.
SARÀ un caso particolare ma noi abbiamo un mercato di contadini
autorizzato a Bologna che sono 5 anni che deve fare in retromarcia ogni
settimana un pezzettino di una strada del centro storico, perchè il
comune di bologna, nonostante già due giunte e non so quante persone
consiglieri comunali lo promettono e sia già plurifirmato sul digitale
nei patti di collaborazione, non riescono a fargli i permessi per
accedere al centro storico con i mezzi aziendali. ..... non si può fare
perchè loro (il comune) non sanno come funziona il software e non è
nelle loro possibilità modificarlo. E che delle persone non residenti
con i mezzi intestati a delle aziende singole e non all'associazione che
è titolare del bando possano avere i permessi. Mannaggia quando han
deciso (10anni fa) di testare la digitalizzazione sugli accessi del
traffico.. se almeno fosse open quel software gli avrei già proposto
gratuitamente una patch 5anni fa. o guarda, pagata dai contadini. E se
questi sn i preamboli siamo a posto..
Per me sull'usabilità vincono gli umani e dirlo comparando il nostro
vecchio sistema burocratico.. è un assurdo. Non pensavo che potessimo
cadere così in basso,
che ci fosse qualcosa che potesse essere peggiore da usare. Io sono
convinta che il digitale è potente, ma lo stiamo usando troppo e nei
posti sbagliati.
Lavoro da casa mia, con America, Olanda, Regno unito e Portogallo. La
mobilità lavorativa è una delle cose meno contemplate dalle PA. Forse
per quello facevate il commento che se uno vuole lavorare all'estero è
meglio che vada proprio fuori dal'Italia!
e .... non posso rispondere per punti.. ci si mette troppo. Scusatemi
entrambi se sn andata OT, ma più bello divagare un po che stare zitte.
A me ha stimolato queste risposte la discussione:
- In Italia è per legge che debba esserci un preventivo in
free-software/opensource ed a pari costo essere motivato con dei
responsabili, se viene deciso di prendere una strada che non comporta
trasparenza ed anche sicurezza (ricordiamo che secure by oscurity è un
concetto superato). Lo dico perchè sarebbe interessante sapere i nomi di
questi responsabili e ricordarceli per un po. In materia di sicurezza..
tra poste e stato, io ho attivato tutto il digitale per disabilitarlo..
mi fan davvero paura le loro decisioni in tema sicurezza.
- c'è un ampio filone di protocolli opensource e freesoftware che
spingono la federazione, che non è la decentralizzazione, è appunto più
simile al modello comunale, per dire. Da Nextcloud a Mastodon, quindi
nella parte software se la vogliamo guardare non è un problema italiano,
è un problema mondiale. E quindi si potrebbe pure risolvere più
brevemente di quanto immaginiano.
- esistono il design e la pianificazione. Ogni argomento di design in
emergenza è "sviare il discorso". Ma da persone che fanno informatica lo
dovremmo sapere... la differenza tra "spegnere un incendio" e fare
design. Direi che come stato democratico si deve progettare, non
patchare a caso necessità emergenti.
Cmq possiamo permettercelo anche qui in ml di pianificare :) voi come la
vedete?
daje, mi fermo qui.. buonagiornata!!
ciao Cris
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